Riflessioni

Buone pratiche di DaD: l'università per la scuola

Buone pratiche di didattica a distanza

L’università per la scuola

Sono numerose le risorse on line messe a disposizione della comunità educativa per sostenere l’insegnamento e l’apprendimento.
Nella sezione  didattica online di Vivoscuola abbiamo organizzato un’ampia selezione di buone pratiche e strumenti per realizzare in modo efficace le lezioni online.
Qui segnaliamo le attività promosse da alcune università e centro di ricerca didattica. 

 

Multilab per la didattica a distanza
Libera Università di Bolzano 
( https://multilab.projects.unibz.it )

 

Analisi di pratiche didattiche a distanza
Università Bicocca di Milano
( https://bicoccaconlescuole.unimib.it )

 

Da prof a prof, idee per una didattica efficace
Politecnico di MIlano
( https://www.politeaching.polimi.it )

 

Quando la scuola colma il divario digitale
CREMIT, Università Cattolica di Milano
( https://www.cremit.it/didattica-al-tempo-del-covid19-divario-digitale )

Nuovi scenari di apprendimento

Ambienti sociali di apprendimento sostenuti dalle tecnologie digitali
Sviluppo delle competenze e nuovi profili dei formatori
 IUL Research nuova pubblicazione (vol 2, N.3 (2021)

Report

Didattica a distanza e didattica digitale integrata
Cosa abbiamo imparato, cosa dobbiamo imparare
L'esperienza del Martini di Mezzolombardo. E-book gratuito da scaricare

Pratiche didattiche durante il lockdown
Report Indire

Covid e scuole, presentato il report
Report attività gestione dei casi accertati di infezione

Ripartire: la scuola che sarà

Non si dovrebbe pensare alla didattica on line come ad una modalità di insegnamento unicamente limitata all'emergenza, ma ad una possibilità per espandere l'ambiente di apprendimento per quando si rientrerà in classe. L'esperienza, faticosamente acquisita, non va annullata, ma recuperata per organizzare un ambiente digitalmente aumentato che possa favorire la personalizzazione degli apprendimenti. A questo va aggiunto che al rientro la distanza imposta tra le persone costringerà a cambiare i modi di rapportarci e l'uso di strumenti che ci permettano di evitare il contatto fisico, cosa che impatterà sul nostro modo di stare insieme, di apprendere e di comunicare. Anche se non è ancora chiaro come avverrà il rientro e quali nuove norme ci attenderanno, una cosa sicura che abbiamo imparato dall'emergenza Covid-19 è che tutto può cambiare all'improvviso e che è necessario trovare velocemente soluzioni a nuovi problemi, provare sistemi nuovi e imparare dagli errori. In definitiva dovremo aver acquisito quella flessibilità che ci consente, di fronte a cambiamenti repentini, di fronteggiare situazioni critiche e di trovare nuove soluzioni. Abbiamo capito anche che la risposta ai problemi non è mai univoca, ma che spesso siamo di +fronte a molte soluzioni con diverse conseguenze che talvolta si modificheranno nel tempo e che dovremo essere in grado di individuare le alternative più efficaci e sostenibili nel contesto in cui operiamo. A tal proposito la scuola deve fornire le competenze necessarie per far fronte ad una realtà complessa e tecnologica con percorsi e ambienti di apprendimento che siano significativi per i giovani, che sia in presenza e/o a distanza . Si deve abbandonare l'idea della vecchia scuola, di un'educazione uguale per tutti, organizzata secondo principi del secolo scorso legati al concetto di insegnante come "saggio in cattedra", della riproduzione dei saperi, per abbracciare un'educazione aperta alle esigenze di ciascuno, in cui tutti abbiamo il diritto di essere diversi. Sarà da un'integrazione di strumenti e risorse online e in presenza che potremo fare un passo in avanti e creare una un ambiente collaborativo, con laboratori reali e virtuali, flessibile e personalizzabile. Questo per permettere a tutti di partecipare a questa grande avventura che è l'apprendimento. Dopo il tempo dell'esperienza, per gli insegnanti, arriva quello della riflessione e del confronto, è quindi il tempo di aprire un dialogo "permanente" su cosa funziona e cosa va meglio per costruire una scuola nuova, che necessariamente deve essere di relazione, di scambio e di opportunità per tutti.

 

Approfondimenti

Il cambiamento come sfida educativa , Rivoltella

Il virus non ci salverà dalla globalizzazione , Linkiesta.it

Formare i docenti alle tecnologie educative per il prossimo anno: le sfide , Ferri

Scuola nella pandemia, che abbiamo imparato: modelli online e “in presenza” a confronto , Agenda Digitale

Online learning can still be social 10 punti per costruire una comunità digitale di supporto

Rischio burnout degli insegnanti: come prevenirlo

Da Edutopia.org i consigli utili per evitare il burnout degli insegnanti

Arginare e prevenire il rischio burnout dell'insegnante durante la pandemia diviene uno degli obiettivi importanti per salvaguardarne la salute. Le strategie consigliate dagli esperti e le esperienze di docenti per superare ed evitare ai disagi legati alla sovraesposizione digitale sono state raccolte da Edutopia. org. e che presentiamo in sintesi qui. Se all'inizio l'improvviso distacco dalla scuola e dagli alunni può essere stato percepito come un momento di sollievo, il perdurare della situazione e l’implementazione della didattica a distanza tout court ha richiesto nuove energie ed impegni che nella transizione ha portato con sé la ridefinizione del ruolo del docente e la messa in discussione di abitudini e routines acquisiti negli anni. Di fronte al cambiamento rispondiamo in modo diverso: chi lo accoglie con entusiasmo e chi invece fatica ad abituarsi al nuovo modo di scandire la giornata e organizzare il lavoro. Leggiamo nell’articolo di Edutopia   https://www.edutopia.org/article/curbing-teacher-burnout-during-pandemic  i consigli degli esperti per recuperare l’entusiasmo e la voglia di fare anche in un momento di lontananza dai nostri alunni e distanziamento sociale:

1. Recuperare la routine

Se prima la giornata era scandita da orari e spostamente ora gli insegnanti stanno fermi e sono in contatto da remoto. Questo pone il problema di una disponibilità eccessiva, che fa percepire una presenza sul lavoro 24/7, dal momento che arrivano messaggi con richieste da parte di genitori, studenti e dirigenti ad ogni ora. Per evitare un sovraccarico di impegni è importante stabilire orari e regole, senza sentirsi in colpa se non si risponde immediatamente e si dilaziona il lavoro su più giornate.

Un’idea suggerita da Marissa King, un'insegnante dell'Oklahoma e consulente per lo sviluppo professionale, è quella di fare una lista delle cose da fare suddividendole in quelle che devono essere fatte in specifiche fasce orarie, come le lezioni online e quelle che possono essere fatte in tempi più flessibili. Queste ultime si possono suddividere in gruppi di compiti correlati da fare in una sola volta e in un orario stabilito, come ad esempio, spedire le mail.

2. Prendersi cura di sé stessi

È importante darsi il tempo per fare le cose essenziali per noi basta inserirle nel programma giornaliero intervallando gli impegni di ’insegnamento a distanza con le pause, i pasti e l'esercizio fisico. Si possono creare dei promemoria e degli alert sul cellulare per non dimenticare.

Matthew Howell, preside di una scuola media di Oceanport, New Jersey sostiene che se all’inizio avevamo la necessità di garantire stabilità e consistenza agli studenti e alle famiglie."Ora si tratta di bilanciare il flusso di lavoro. Meno è meglio, è accettabile rallentare".

3. Controllare l’ergonomia

Secondo l’American Academy of Ophthalmology lo schermo del computer deve essere a circa 25 pollici di distanza dal viso. Per non affaticare gli occhi è bene seguire la regola del 20-20-20:ogni 20 minuti, guardate qualcosa a 20 metri di distanza per almeno 20 secondi. Lo schermo non deve essere più luminoso della stanza. Infine è consigliabile di

Alzarsi e muoversi almeno 15 minuti ogni due ore, consigliano i medici, anche se è una passeggiata su e giù per le scale.muoversi ogni 2 ore per 15 minuti.

4. Collaborare con i genitori, facilitare l’organizzazione agli studenti

E’ importante mantenere i contatti con i genitori collegandosi in streaming, è però importante stabilire dei confini, come ad esempio: impostare rigidi blocchi temporali per rispondere e non controllare le e-mail dopo l’orario. Alcuni insegnanti suggeriscono di mantenere una comunicazione che va al di là degli incarichi, dove si enfatizza quanto di positivo ha fatto lo studente e si ringrazia per la collaborazione. Si possono inviare anche messaggi audio e video.

Per quanto riguarda i compiti assegnati Barnes raccomanda di razionalizzare le informazioni. Per non confondere gli studenti la loro scuola invita gli studenti su Google Meets sempre alla stessa ora ogni settimana che sono tracciati in un unico documento con orari e dati insieme ai compiti. Anche i promemoria veloci (alert), secondo la ricerca di   Bergman e Chan  (2019), possono aumentare la partecipazione dei genitori che si sentono coinvolti e migliorare l’impegno e le prestazioni degli alunni.

5. Attingere allo spazio felice

Nella generale incertezza e instabilità che può aver generato il passaggio all’insegnamento online agli insegnanti. Ricordare i motivi per cui si è scelto di insegnare oppure come si è cambiato la vita degli studenti può essere un modo di sentirsi utili e ristabilire il controllo scrive nel suo saggio “The upside of stress”   Kelly McGonigal  (2015).

 

Fonte: www.edutopia.org

Curbing Teacher Burnout During the Pandemic
"Originally published on 8th May 2020on Edutopia.org. Curbing teaching burnout during pandemic was translated with the permission of Edutopia. While this translation has been prepared with the consent of Edutopia, it has not been approved by Edutopia and may therefore differ from the authentic text. In cases of doubt the authentic text should be consulted and will prevail in the event of conflict.”

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