Dimezzamento delle tariffe per il trasporto scolastico dalla scuola materna alle secondarie di secondo grado

Decisione della Giunta su proposta del presidente Fugatti
Buone notizie per gli studenti che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola, e naturalmente per le loro famiglie. La Giunta provinciale, con una delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti, ha ridotto le tariffe per il trasporto scolastico degli alunni e studenti, dalla scuola materna alle scuole secondarie di secondo grado. I benefici vanno da un lato a tutte le famiglie, con una riduzione pari al 50 % della tariffa vigente, calcolata in base all'Icef. Dall'altro, speciali benefici sono previsti per le famiglie che risiedono in Comuni di montagna, sopra i 500 metri slm: la decisione di oggi introduce infatti una specifica forma di gratuità per gli alunni della scuola primaria che debbano ricorrere al servizio di trasporto per raggiungere sedi scolastiche di scuola elementare collocate al di fuori dal Comune di residenza. Una sorta insomma di "bonus periferia”, che va nella direzione di aiutare chi vive e vuol continuare a vivere in montagna, ed in particolare per quei ragazzi che sono costretti a maggiori spostamenti rispetto al passato a causa di provvedimenti di soppressione di plessi scolastici.

Con la delibera odierna la Giunta provinciale riconosce innanzitutto che ad oggi le spese in carico alle famiglie per servizi connessi alla frequenza scolastica (trasporto, mensa, libri di testo oltre il periodo di comodato) possono essere rilevanti. Da qui alla decisione di agire  sulla leva tariffaria in diretta competenza (inserita nella filiera della “domanda unica” ), che comporta annualmente un esborso da parte delle famiglie di circa 4 milioni di euro.

L'impianto- base rimane quello fissato nel 2010, con un calcolo delle tariffe basato sull'indicatore Icef.

Su questo impianto, si è ritenuto da un lato di fiscalizzare ulteriormente una quota della tariffa oggi versata dalle famiglie, prevedendo una riduzione per tutte le famiglie pari al 50 % della tariffa vigente. 

Inoltre è stato deciso di  introdurre una specifica forma di gratuità per quanti, abitando in Comuni collocati al di sopra dei 500 metri slm, quindi di in linea di massima caratterizzati da rete viaria di montagna, debbano ricorrere al trasporto pubblico per raggiungere i plessi scolastici di cui sono regolarmente utenti ma con sedi diverse rispetto al proprio Comune di residenza.

Si prevede inoltre  la riduzione della vigente tariffa di Euro 30,00 per il trasporto mensa/palestra, che viene fissata in euro 20,00, considerando la necessità per l’utente di aderire a tale servizio in relazione e alle carenze del plesso frequentato.

"Il provvedimento - sottolinea il presidente Fugatti -  comporta un minore incasso per la Provincia pari a circa 2.000.000,00 di Euro per l’anno 2019 e seguenti. Abbiamo però ritenuto giusto procedere in questo modo, anche utilizzando risorse provenienti da altre voci di bilancio, sia perché crediamo che lo studio sia un diritto fondamentale dei nostri ragazzi, sia perché pensiamo che ogni euro in più speso per sostenere le comunità che vivono in montagna, e che sono un presidio prezioso per il Trentino, sia ben speso". 

Intervista al presidente Fugatti

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