EDUCA 2017: nuovi sguardi e idee concrete per il futuro

Si è conclusa la VIII edizione del festival dell'educazione
Si è conclusa in musica l'VIII edizione del festival dell'educazione che con più di 90 appuntamenti in tre giorni ha portato a Rovereto ospiti nazionali, spettacoli e laboratori. Dalla scuola alla famiglia, dalle migrazioni alle nuove tecnologie, tante indicazioni per affrontare i cambiamenti come opportunità e sperimentare nuovi modi di essere e abitare il mondo. Molti i giovani che hanno partecipato con entusiasmo contribuendo al confronto con le loro idee per il futuro. Grande successo poi per gli spettacoli, come il concerto di Niccolò Agliardi con il cast di Braccialetti rossi, i laboratori, giochi, narrazioni per le famiglie. In un teatro Zandonai pieno, il Comitato promotore ha ringraziato il numeroso pubblico e le più di 40 organizzazioni che hanno contribuito alla realizzazione del festival dando a tutti appuntamento per la prossima edizione che si terrà dal 13 al 15 aprile 2018.

La Rovereto Wind Orchestra e la civica Filarmonica di Lugano nel tardo pomeriggio di oggi hanno accompagnato attraverso la musica il pubblico di EDUCA in un viaggio che ha attraversato confini culturali, geografici e stilistici. Una conclusione emblematica di un festival che ha provato ad analizzare i cambiamenti cui la società è sottoposta uscendo dalle retoriche imperanti, dalle contrapposizioni sterili sempre più diffuse, per provare a costruire attraverso l'educazione un nuovo modo di guardare il mondo e costruire il futuro.
Filosofi, economisti, artisti, pedagogisti, giornalisti, più di 130 esperti di discipline e saperi diversi si sono confrontanti in questi tre giorni sulla scuola indicando vie per l'innovazione didattica sia sul piano pedagogico, tecnologico e sugli spazi, sia rispetto ai rapporti tra scuola e imprese nella prospettiva di un avvicinamento tra i due mondi che faciliti la formazione professionale e personale degli studenti. Da prospettive diverse sono stati analizzati le relazioni in famiglia e i ruoli genitoriali anche rispetto a nuove visioni delle differenze di genere. Spazio poi ai diversi linguaggi, in particolare alle immagini nelle loro differenti declinazioni (video, fumetti, illustrazioni, gif animate) alla trasformazione e alle potenzialità educative che offrono oggi anche per effetto delle nuove tecnologie e dei social media. I social media sono stati poi analizzati in diversi seminari con medici, filosofi, pedagogisti ed esperti di comunicazione che se da un lato hanno avvertito rispetto ai rischi che presentano, dall'altro hanno evidenziato le potenzialità che offre loro uso consapevole. Gli stimoli più forti rispetto a nuovi sguardi sul mondo e a un nuovo modo di costruire le relazioni sono venute dalle riflessioni sulle migrazioni, un fenomeno che più di altro mostra come la società oggi non abbia niente di definitivo, solido e fisso e come anzi il sistema occidentale in particolare debba recuperare l’attitudine a migrare, intesa come capacità di osare e di rischiare. Salutando il pubblico durante il concerto finale Remo Job, coordinatore scientifico del festival a nome del Comitato ha fatto un primo bilancio: "decisamente positivo: c'è stata grande partecipazione e un turbinio di idee e proposte su "Passaggi", tema del festival. Credo che gli incontri abbiamo indicato nuovi percorsi, tracciato strade possibili, ma di questo parleremo certamente domani. Desidero oggi soffermarmi solo su tre aspetti: il primo che dal festival è emerso che l'educazione è al centro dell'attenzione delle persone perché riguarda la loro vita, gli aspetti fondamentali della loro quotidianità; il secondo è che al fondo di tutti i temi e le declinazioni specifiche che abbiamo trattato è emersa la domanda: chi educa oggi? e la risposta è stata: nessuno e tutti, nel senso che ci si educa insieme attraverso i comportamenti reciproci; infine che l'educazione è connessa a giustizia, accoglienza, con la nostra capacità di essere comunità che condivide certo le fatiche di ogni giorno, ma che unendo le forze produce benessere per tutti".
Serenella Cipriani, presidente del consorzio Con.Solida, ha invece ringraziato le più di 40 organizzazioni che hanno partecipato a EDUCA portando idee ed esperienze e lo staff del consorzio che ha curato l'organizzazione del festival con il contributo appassionato di moltissimi giovani volontari.
Il concerto finale ha chiuso in modo festoso giornate che hanno registrato una partecipazione entusiasta anche di centinaia di studenti di ogni età venerdì ai momenti dedicati alle scuole e di moltissime famiglie alle attività proposte nel fine settimana: laboratori, giochi, spettacoli e animazione. Grande successo, infine, per le novità di questa edizione rappresentate dalle fattorie didattiche con i loro animali ai Giardini Perlasca e ai cibi e menù proposti dai produttori aderenti all'Economia Solidale.

La video-intervista a Remo Job

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LE ORGANIZZAZIONI COINVOLTE
EDUCA è promosso dalla Provincia autonoma di Trento, dall'Università degli Studi di Trento e dal Comune di Rovereto che operano con il supporto scientifico di Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Franco Demarchi e IPRASE, il coordinamento organizzativo di Con.Solida e il sostegno di Cooperazione Trentina e Casse Rurali Trentine.
Il programma definito dal Comitato promotore è arricchito poi dalle proposte di molte agenzie educative, istituzioni, scuole, associazioni, cooperative, enti di ricerca e culturali, ma anche imprese. Tra le organizzazioni che hanno collaborato a questa edizione: Agenzia per la Famiglia, Trentino Film Commission, APT di Rovereto e Vallagarina, Consorzio Rovereto in Centro. 

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