"Lettere ad una professoressa cinquant’anni dopo"

A Educa la Fondazione Franco Demarchi propone un confronto tra studenti, insegnanti ed educatori
Domani 7 aprile nell’ambito di Educa, il festival dell'educazione che si terrà fino a domenica a Rovereto, a 50 anni da Lettera ad una professoressa dei ragazzi di Barbiana e dalla scomparsa di don Milani, gli studenti e gli insegnanti delle scuole di seconda opportunità si confronteranno sulle loro esperienze per proporre spunti di riflessione per alimentare un dibattito culturale e politico sul diritto di tutti all’apprendimento. Gli studenti lo fanno presentando la loro “lettera ad una professoressa”, mentre insegnanti rivolgono il loro testo alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
A seguire Agostino Burberi, primo allievo giunto a Barbiana, dialogherà sul diritto all’apprendimento oggi con Piergiorgio Reggio, presidente della Fondazione Demarchi curatrice dei due incontri.

Nel corso del laboratorio di domani “Non uno di meno - Le scuole di seconda opportunità”, alle ore 14.30 presso la sede dell’Iprase a Rovereto, s’incontreranno gli studenti, gli insegnanti e gli educatori dell’Istituto “Sandro Pertini” di Trento, dell’Istituto Padre Monti di Saronno, della Scuola popolare della Fondazione Sicomoro di Milano Gratosoglio e Lodi, della Scuola iasalliana “Occhi aperti” di Scampia (Napoli) e della Scuola SMaC di Trieste. “Cara professoressa, si ricorda di me? Probabilmente no, ma non importa. Che cos'ero, in fondo, per lei, se non uno dei tanti pezzi di pongo difettosi che non siete riusciti a modellare a vostro piacimento e avete deciso di buttare nella spazzatura?”. Inizia così la loro “lettera ad una professoressa”, scritta dagli studenti e sulla quale domani lavoreranno per mettere a punto il documento finale che raccoglie riflessioni ed esperienze da loro vissute nelle scuole di seconda opportunità.
Parallelamente gli insegnanti e gli educatori delle stesse scuole si confronteranno nella definizione di una lettera rivolta alla ministra Valeria Fedeli, per mettere in evidenza alcune questioni sulle quali è necessario riflettere, inerenti il senso educativo dell’istruzione dal punti di vista delle istituzioni. E così iniziano col chiedersi: “Cosa hanno da insegnare alla scuola (e alla società) le scuole di seconda opportunità?”.
Oggi, come nel passato, da Nord come nel Sud d’Italia, in montagna come nelle periferie delle grandi città, le condizioni di esclusione nelle scuole continuano ad essere presenti. Esistono però esperienze che riescono ad offrire loro una seconda opportunità; dove il loro diritto/dovere all’istruzione è garantito da insegnanti, educatori, operatori specializzati che usano metodologie didattiche innovative.
Al termini del laboratorio i partecipanti presentano, nel corso dell’incontro aperto a tutti nell’Aula 5 della sede dell’Iprase sempre a Rovereto, la loro “Lettera ad una professoressa” ai ragazzi – ora uomini – di Barbiana che scrissero la loro insieme don Milani 50 anni fa. Il loro testo insieme alla lettera alla Ministra dell’Istruzione scritta dai loro insegnanti ed educatori sono lo spunto per discutere sul diritto all’apprendimento oggi. Interverranno Agostino Burberi, primo allievo giunto a Barbiana e oggi presidente della Fondazione don Lorenzo Milani, che dialogherà con Piergiorgio Reggio, presidente della Fondazione Franco Demarchi e docente all'Università Cattolica di Milano e all'Università di Trento.

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