Alternanza scuola-lavoro: le regole del gioco in Trentino
Un’esperienza educativa obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado e del terzo e quarto anno dell’Istruzione e Formazione Professionale
Cos'è l’alternanza scuola-lavoro
L'alternanza scuola - lavoro è una metodologia didattica con cui si realizzano i percorsi del secondo ciclo (istruzione e formazione professionale e istruzione secondaria di secondo grado), in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Prevede l'integrazione nel curricolo scolastico dello studente di momenti di apprendimento in aula e periodi di apprendimento in un ambiente lavorativo, in alternanza.
In questo modo lo studente sviluppa le proprie competenze anche attraverso l’operatività in situazioni reali di lavoro e familiarizza con il mondo del lavoro.
L'alternanza scuola - lavoro si fonda sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio e le personali esigenze formative degli studenti.
A chi si rivolge
I percorsi di alternanza sono diretti agli studenti:
- dell'ultimo triennio dell’istruzione liceale (per almeno 200 ore)
- dell'ultimo triennio dell'istruzione tecnica e professionale (per almeno 400 ore)
- del terzo anno (per almeno 120 ore) e del quarto anno (per almeno 320 ore) dell’istruzione e formazione professionale
Qual è la finalità
Il percorso di alternanza è finalizzato a:
- collegare ed integrare le conoscenze teoriche apprese in aula con l’esperienza pratica in un contesto di lavoro
- arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze richieste e valorizzate nel mercato del lavoro
- orientare gli studenti alle scelte formative e professionali, valorizzandone le vocazioni personali, gli interessi e le attitudini
- collegare le istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile
- correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio
Attraverso l'alternanza scuola - lavoro si integrano approcci diversi nell'apprendimento. La scuola e l'impresa sono considerati ambienti di apprendimento integrati tra loro ed equivalenti sul piano formativo, nella consapevolezza che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, vanno ampliati e diversificati i luoghi, le modalità ed i tempi dell'apprendimento.
Il modello dell'alternanza scuola - lavoro supera l'idea della separazione tra il momento formativo e quello operativo. Parallelamente, esso si pone l'obiettivo di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l'acquisizione di competenze maturate "sul campo". Tale condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teorico, offrendo nuovi stimoli all'apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona.
Quanto dura
La durata stabilita per i percorsi di alternanza nell'ultimo triennio dell'istruzione tecnica e professionale corrisponde ad almeno 400 ore e ad almeno 200 ore nell'ultimo triennio dei licei.
Per l'istruzione e formazione professionale, invece, i limiti minimi del tirocinio curricolare sono definiti nei Piani di studio provinciali e corrispondono ad un minimo di 120 ore nel terzo anno e ad minimo di 320 nel quarto.
Come si svolge
L'alternanza si articola in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante situazioni reali di lavoro, utilizzando metodologie e pratiche didattiche che valorizzano i diversi stili di apprendimento.
Si può realizzare attraverso diverse attività tra cui, a titolo d'esempio:
- visite aziendali guidate
- testimonianze da parte dei diversi soggetti dell'impresa
- impresa formativa simulata
- impresa didattica
- progetti realizzati su commissione da parte delle imprese pubbliche o private
- partecipazione a challenge (competizioni) internazionali, in team con ricercatori universitari e delle fondazioni di ricerca del territorio o che rispondono a bisogni concreti delle aziende e delle amministrazioni
- preparazione e accompagnamento al tirocinio
- tirocinio curriculare presso imprese o enti pubblici o privati, comprese le organizzazioni no-profit, gli ordini professionali, gli enti che svolgono attività negli ambiti del patrimonio artistico, culturale, ambientale e di promozione sportiva, riconosciuti dal CONI con cui vengono siglati opportuni accordi/intese
- project work
- elaborazione delle esperienze maturate
Il tirocinio curriculare costituisce pertanto una delle attività del percorso di alternanza scuola-lavoro, anche se è l’esperienza più rilevante, dove l’ambiente di apprendimento è un luogo di lavoro reale, configurabile come fase "tecnico-pratica" di un percorso di alternanza, svolta presso una struttura ospitante. Conseguentemente il tirocinio curriculare non può essere identificato con l'alternanza tout court, che include anche altre esperienze e attività realizzate dalla scuola.
L’esperienza trentina
In Trentino l’alternanza scuola - lavoro si caratterizza per alcuni tratti distintivi rispetto al quadro nazionale ( vedi F.A.Q. Alternanza scuola-lavoro ), in quanto la legislazione provinciale prevede:
- la possibilità di riconoscere nell’alternanza scuola-lavoro anche il lavoro retribuito e le esperienze di volontariato, nella misura definita dall’istituzione scolastica, secondo quanto stabilito dalla Giunta Provinciale, sentita la competente commissione permanente del Consiglio Provinciale
- il vincolo di realizzare almeno il 50% del monte orario dedicato all'alternanza scuola-lavoro ad attività al di fuori dell’Istituto scolastico, valorizzando l’esperienza concreta nel contesto lavorativo. Questa quota può essere diversamente disposta dalla Giunta Provinciale, sentita la competente commissione permanente del Consiglio Provinciale
Conseguentemente la Giunta Provinciale ha regolamentato le attività di alternanza scuola-lavoro per:
- i percorsi di alternanza specifici per gli studenti coinvolti nel progetto “tutor sportivo”
- l’attività lavorativa, secondo apposite linee guida, che valgono anche per gli studenti lavoratori iscritti ai percorsi serali
- l’attività di volontariato di tipo individuale nei limiti del 20% massimo del monte ore programmato dalla scuola per l’alternanza scuola-lavoro
- il progetto di alternanza scuola - lavoro che sviluppa il modello della cooperativa formativa scolastica, attuato con la Federazione trentina della cooperazione
- le modalità di riconoscimento di particolari progetti in deroga al 50% del monte orario dedicato all’alternanza scuola-lavoro