Quando si può rifiutare una fattura elettronica?

Con il decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze del 24 agosto 2020, n. 132, è entrato in vigore il regolamento che disciplina le cause che possono consentire il rifiuto delle fatture elettroniche da parte delle amministrazioni pubbliche.
Con decorrenza 6 novembre 2020 vengono previste cinque specifiche cause di rifiuto:

a) fattura riferita ad una operazione che non è stata posta in essere in favore della PA destinataria della trasmissione del documento
b) omessa o errata indicazione del Codice identificativo di Gara (CIG) o del Codice unico di Progetto (CUP), da riportare in fattura
c) omessa o errata indicazione del codice di repertorio per i dispositivi medici e per i farmaci
d) omessa o errata indicazione del codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) e del corrispondente quantitativo da riportare in fattura per i farmaci
e) omessa o errata indicazione del numero e data della Determinazione Dirigenziale d’impegno di spesa per le fatture emesse nei confronti delle Regioni e degli enti locali.

Non è possibile rifiutare la fattura nei casi in cui gli elementi informativi possono essere corretti mediante le procedure di variazione di cui all'articolo 26 del D.P.R. n. 633 del 1972.

Alcuni esempi:

FATTURA RIFIUTO SOLUZIONE DA ADOTTARE
fattura emessa in regime di esenzione anziché con imponibilità iva non ammesso richiedere al fornitore l’emissione di una nota di credito che annulla la fattura errata e l’emissione di una nuova fattura corretta.
fattura che riporta un imponibile superiore all’ordine non ammesso richiedere al fornitore l’emissione di una nota di credito che annulla la fattura errata e l’emissione di una nuova fattura corretta.
fattura emessa senza indicazione dell’imposta di bollo dovuta non ammesso richiedere al fornitore la regolarizzazione in sede di versamento del bollo.
fattura emessa priva dell’indicazione degli estremi dell’ordine/contratto/convenzione non ammesso richiedere al fornitore l’emissione di una nota di credito che annulla la fattura errata e l’emissione di una nuova fattura corretta.
Fattura emessa con l’indicazione del codice S (split payment) nel campo dell’esigibilità IVA seppur non trattandosi di specifico regime fiscale o di lavoratore autonomo non ammesso richiedere al fornitore l’emissione di una nota di credito che annulla la fattura errata e l’emissione di una nuova fattura corretta.

Per rifiutare o accettare una fattura entro i 15 giorni dalla data di consegna si deve utilizzare apposito programma SGF. 
Per la gestione della nota di credito su Sap è possibile consultare la SCHEDA INFORMATIVA  relativa al Nucleo di Controllo, sezione DOCUMENTAZIONE- Schede tecniche operative .