Comunicato stampa
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Pubblicato il
Lunedì, 30 Gennaio 2017
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Modificato il
Venerdì, 26 Maggio 2017
Quasi 800 studenti trentini, oltre un'ora di intervento dell’attore, drammaturgo, scrittore e musicista Moni Ovadia. Domande, applausi, un dialogo continuo con gli studenti su temi quali la memoria, il futuro e la responsabilità. Questo l'incontro di oggi al teatro auditorium del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, organizzato dalla Provincia autonoma di Trento in occasione delle iniziative per il "Giorno della memoria".
Presenti l'assessora all'università, ricerca e politiche giovanili Sara Ferrari e la dirigente del dipartimento della conoscenza Livia Ferrario che hanno portato il saluto del presidente Rossi. "La comunità trentina - ha detto l'assessora Ferrari - ha bisogno che voi siate sentinelle consapevoli. Ecco perchè vi proponiamo momenti come questi. Occasioni per saper leggere anche oggi i segnali dell'odio, ma soprattutto della paura dell'altro". "Con questa iniziativa - ha detto la dirigente Livia Ferrario - vogliamo invitarvi non solo a riflettere, ma anche a far scattare in voi la curiosità. E' un momento prezioso per approfondire, per provare a sciogliere quei fili della storia che ci servono per leggere il presente".
"Vorrei che fosse il giorno delle memorie e non solo della memoria" ha ribadito più volte Ovadia. "Spesso si ricade facilmente nella retorica, nella vuota celebrazione, nella falsa coscienza. La memoria deve diventare una questione personale. La memoria non è per le vittime, è per i paesi che ospitarono i carnefici. La memoria quindi serve per trasformare una società, che si è macchiata di crimini o indifferenza o di complicità, in una società vigile e attenta".