Comunicato stampa
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Pubblicato il
Martedì, 29 Ottobre 2019
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Modificato il
Mercoledì, 30 Ottobre 2019
A un anno da Vaia, il racconto della tempesta è specchiato negli occhi dei bambini che nel piccolo teatro Don Bosco di Ponte Arche hanno ascoltato le parole, oggi ancora più sofferte e cariche di emozione di quella terribile notte del 29 ottobre 2018, del sindaco di Dimaro Andrea Lazzaroni, del capo squadra esperto dei Vigili del fuoco Denis Dall'Alda, dello psicologo per i popoli Diego Coelli. E' il racconto di chi quella notte era sul campo, a combattere una furia che nemmeno si riusciva a vedere, testimonianze che possono renderti improvvisamente adulto anche se hai solo dieci anni. Una lezione di protezione civile a scuola, ma soprattutto una lezione di vita, che l'Istituto di Ponte Arche, accogliendo la proposta dell'insegnante Elisabetta Coser, ha voluto promuovere nella convinzione che il racconto di chi ha vissuto quel dramma sia "il primo passo per una cittadinanza attiva per se stessi e per gli altri". Tra le molte iniziative promosse in questi giorni a un anno da Vaia - questa sera a Dimaro la commemorazione della tragedia che costò la vita a Michela Ramponi - quello della scuola di Ponte Arche è stato un mini convegno, rivolto ai piccoli cittadini di oggi e di domani, che dal disastro e dai lutti ha voluto trarre forza e speranza per il futuro. A queste voci si sono unite anche quelle del forestale Damiano Fedel, della vicepresidente dell'Associazione Trasporto infermi di Campiglio Daniela Ramponi, di Andrea Rubin Pedrazzo della Protezione Civile trentina ed anche del vicepresidente della Giunta provinciale e assessore all'ambiente Mario Tonina.