Comunicato stampa
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Pubblicato il
Martedì, 03 Settembre 2024
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Modificato il
Martedì, 03 Settembre 2024
Un’Autonomia trentina che vive nelle menti e nei cuori dei cittadini, 365 giorni l’anno, non come dato acquisito ma come fattore fondamentale di innovazione e di creazione di opportunità. Questo lo spirito che anima le iniziative approvate dalla Giunta provinciale con un conchiuso proposto dall’assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori e illustrate assieme al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e alla vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa, con la partecipazione del direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi. Una progettualità presentata dunque in occasione del 5 settembre, la Giornata dell’Autonomia in ricordo della firma nel 1946 dell’Accordo di Parigi, l’intesa internazionale post seconda guerra mondiale che pose le basi per la tutela della specificità del Trentino Alto Adige.
Numerosi gli ambiti in cui verranno valorizzate le attività, che guardano alle nuove generazioni e alla dimensione attuale e futura anche con riferimento all’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Dalla scuola alle associazioni, dalla società civile alle imprese, con l’obiettivo di far capire l’importanza dell’autogoverno mettendo al centro tutti i cittadini del Trentino. Anche per questo verrà creata la figura dell’“Ambasciatore dell’Autonomia”, titolo onorifico sia per i cittadini che per le imprese del territorio (che potranno essere atleti medagliati alle Olimpiadi, imprenditori di successo, studiosi e ricercatori di fama, associazioni di volontariato). In questo modo, come è stato illustrato, attraverso le esperienze virtuose, si riuscirà a raccontare l’Autonomia come opportunità e come reale elemento per la vita delle persone e per lo sviluppo delle imprese.
Ma attraverso il provvedimento della Giunta è stato dato anche impulso all’attivazione del Centro studi sulle autonomie, con la costituzione del comitato di studiosi ed esperti che ne definirà il funzionamento e le aree di attività e di ricerca.