Comunicato stampa
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Pubblicato il
Lunedì, 27 Gennaio 2025
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Modificato il
Lunedì, 27 Gennaio 2025
Il prossimo 3 febbraio aprirà un servizio di nido all’interno della scuola provinciale dell’infanzia “Conotter” di Povo. Dopo un periodo di interlocuzioni e confronti tra la vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa e la vicesindaca del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli e dopo aver quindi acquisito il parere favorevole della Provincia - che ha approvato uno schema di convenzione per disciplinare gli aspetti organizzativi, amministrativi, pedagogici e di coordinamento della sperimentazione - il comune di Trento ha aperto un nuovo nido d’infanzia i cui bambini e personale saranno coinvolti nel percorso sperimentale “0-6 anni”, autorizzato dalla Provincia proprio all’interno della scuola dell’infanzia provinciale di Povo. Terminati i lavori di adeguamento del bagno e l’integrazione degli arredi a cura dei servizi Edilizia pubblica e Gestione fabbricati del Comune, il personale e i coordinatori pedagogici di riferimento stanno lavorando per predisporre tutto il necessario per l’inizio del servizio zerosei che lunedì 3 febbraio accoglierà 12 bambini del nido su 15 posti disponibili. Mercoledì 29 è prevista l’assemblea con i genitori dei bambini ammessi al nido e con i genitori dei bambini oggi frequentanti la scuola dell’infanzia, durante la quale verranno forniti tutti i dettagli del percorso educativo sperimentale.
"L'apertura del servizio sperimentale a Povo è da un lato il risultato della volontà di Provincia e Comune di dare risposte alle famiglie e dall’altro un esempio concreto della flessibilità del nostro sistema educativo e di come le sinergie fra i nostri Enti possano permettere esperienze innovative. Non si tratta infatti solo di riempire spazi vuoti presenti nelle scuole dell’infanzia, ma di ripensare il modo in cui vengono accompagnati, in una logica di coerenza educativa, i bambini nei primi anni di vita. Dobbiamo infatti all’interno della sperimentazione provare a considerare il modello integrato 0-6 non solo come una risposta ad esigenze logistiche, ma anche come un investimento sul futuro, che può costruire una nuova prospettiva educativa, come già contemplato e previsto nel programma annuale provinciale per la scuola dell’infanzia approvato dalla Giunta provinciale. Dal punto di vista pedagogico, educativo e didattico i due servizi - nido e scuola dell’infanzia - manterranno la loro specificità, avendo però cura sia di garantire autonomia e differenziazione secondo le pratiche che ordinariamente li contraddistinguono, ma insieme di individuare nelle attività e spazi comuni elementi significativi in termini di condivisione educativa", ha commentato Francesca Gerosa.