Scuola e cultura della sicurezza - Ipotesi di curricolo verticale

Autore
Nicoletta Zanetti
Curatore
Nicoletta Zanetti
Editore
Provincia Autonoma di Trento
Anno
2006

Come è noto, la Giunta provinciale ha posto la salute e la sicurezza sul lavoro come una delle priorità fondamentali nelle sue linee politico-programmatiche, in ragione della valenza non solo sanitaria ma anche civile e sociale di questa tematica. Gli eventi infortunistici, appartenendo alla categoria dei fenomeni evitabili, denotano con il loro verificarsi criticità di vario genere, comunque non concepibili in società economicamente e socialmente avanzate come quella in cui viviamo.

La lotta a questo fenomeno, considerati l'intreccio causale e la complessità sottostante allo stesso, rende necessaria (e la Provincia l'ha promossa e ottenuta spontaneamente) l'adesione verso questo obiettivo da parte di tutte le forze istituzionali e sociali coinvolte, che, nel momento di raccordo costituito dal Comitato di coordinamento ex art. 27/626, hanno realizzato e sottoscritto in questa legislatura il nuovo Piano operativo per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro (approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2800 del 22 dicembre 2005) che affronta, oltre a progetti di carattere monotematico riferiti a settori lavorativi con particolari caratteristiche (es. l'ambito del porfido), dimensioni chiave e strategiche del fenomeno infortunistico, proponendo interventi e azioni, di diverso livello, finalizzate alla prevenzione e al miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro.

In questa sede è da sottolineare un aspetto emerso durante la discussione e l'elaborazione del Piano operativo: nonostante la necessità di affrontare su più fronti e 'sul campo' la problematica, tutti i rappresentanti delle parti istituzionali e sociali hanno concordato unanimemente, in maniera indiscutibile, la prioritaria importanza di agire per la formazione e la diffusione di una 'cultura della sicurezza' come unica modalità per incidere efficacemente sul fenomeno in maniera duratura e definitiva. L'azione formativa si connota infatti come una preziosa occasione di investire in prevenzione per le generazioni future di lavoratori, orientando l'approccio individuale al problema nel senso tipico dell'acquisizione della capacità di governo e di responsabilità del singolo ('empowerment'), del mantenimento e della tutela della propria salute, riferiti alla prevenzione di eventi lesivi e di patologie in ogni ambito di interazione dell'individuo con l'ambiente (dunque in casa, sulla strada, ecc.).

Con l'elaborazione del Progetto n. 3, 'Scuola e cultura della sicurezza', del nuovo Piano operativo e con la successiva concretizzazione dell'impegno politico per garantirne l'attuazione (deliberazioni della Giunta provinciale n. 2738 del 26 novembre 2004 e n. 487 del 17 marzo 2006), a partire dall'anno scolastico 2004-2005 si è dunque avviato un processo sperimentale, in progressiva estensione, di formazione della cultura della sicurezza nelle scuole, con particolare riguardo a quelle dell'obbligo, che vede in questa pubblicazione la documentazione del lavoro svolto nei due ultimi anni, aprendo nel contempo una fase successiva di maggiore espansione quantitativa e qualitativa del progetto che, è bene sottolinearlo, ha visto una sinergica collaborazione tra gli assessorati alla salute e all'istruzione.

Desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro che con impegno e dedizione hanno collaborato a vario titolo e porteranno avanti sistematicamente anche in futuro questo percorso, nella convinzione che l'investimento fatto produrrà sicuramente, negli anni a venire, i suoi frutti in termini di promozione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

dott. Remo Andreolli
Assessore provinciale alle politiche per la salute
dott. Tiziano Salvaterra
Assessore provinciale all'Istruzione
e alle politiche giovanili

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