Alternanza scuola lavoro: si farà anche presso il Coni, le Federazioni e le associazioni sportive

Lo prevede una deliberazione che porta la firma del presidente Rossi, del vice Olivi e dell’assessore Mellarini
Le attività di alternanza scuola lavoro e i tirocini potranno essere svolti anche presso il Coni, le federazioni e le associazioni sportive del territorio. Lo prevede lo schema di accordo approvato dalla Giunta provinciale con un provvedimento che porta la firma del presidente Ugo Rossi, del vice Alessandro Olivi e dell’assessore allo sport Tiziano Mellarini. Il Coni, le federazioni e le società sportive che operano nel territorio provinciale accoglieranno a titolo gratuito gli studenti in tirocinio curriculare (per massimo 200 ore per i ragazzi del triennio dei Licei e per massimo 400 ore per quelli del triennio degli istituti tecnici), su proposta delle istituzioni scolastiche e formative trentine. Questa esperienza potrà avere ricadute positive anche nell’ambito delle future scelte professionali dei giovani coinvolti.




I ragazzi potranno collaborare con le società, le federazioni e le associazioni all’organizzazione dell’attività sportiva, nelle segreterie, negli uffici marketing e promozione e negli uffici stampa; potranno partecipare alla progettazione e realizzazione di eventi sportivi; potranno acquisire competenze specifiche per svolgere ruoli come l’arbitro scolastico, l’istruttore di base, il cronometrista, il segnapunti; potranno partecipare al progetto “Student’s Staff” come operatori nell’ambito di eventi sportivi di livello internazionale.
L’accordo prevede anche la possibilità per gli studenti sportivi del riconoscimento dell'attività sportiva quale attività di alternanza scuola-lavoro, qualora venga definito un progetto formativo con la società o federazione di appartenenza in cui emergano gli aspetti lavorativi della disciplina sportiva praticata. Il riconoscimento potrà avvenire per gli studenti inseriti nel progetto “tutor sportivo” che ne facciano richiesta e anche, sulla base di scelte autonome di ciascuna istituzione scolastica, anche ad altri studenti impegnati in attività agonistiche che seguano percorsi formativi in contesti sportivi adeguatamente calibrati sugli aspetti lavorativi della disciplina sportiva praticata.
In Trentino ci sono 1243 tra associazioni e società sportive, con 9346 dirigenti, 3861 tecnici e oltre 80.000 atleti che fanno attività agonistica e rappresentano circa il 15% della popolazione trentina. Si calcola che l’impatto dello sport sul Pil provinciale sia nell’ordine del 6,5%.
Lo sport non è quindi solamente un fenomeno sociale particolarmente rilevante ma è un settore che, interfacciandosi con molti altri, il turismo in primo luogo, ha una notevole importanza anche economica e, per molte persone, anche lavorativa.
La recente legge sullo sport prevede il sostegno da parte della Provincia ad attività o eventi sportivi che abbiano una ricaduta in Trentino in termini economici, occupazionali o promozionali. L’organizzazione di grandi eventi sportivi di dimensione europea o mondiale è inoltre considerata funzionale alla promozione dello sport e del sistema turistico.
La Provincia, nel piano di sviluppo provinciale per la quindicesima legislatura, ha sottolineato la necessità per il sistema di istruzione e formazione trentino di rafforzare nei ragazzi l’acquisizione di competenze spendibili sul lavoro, innovando gli strumenti di transizione scuola-lavoro e coinvolgendo le imprese e gli enti del territorio. Questi obiettivi sono stati ripresi anche nella modifica della legge provinciale sulla scuola. (lr)

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