Rossi sulla scuola: "Più rispetto per chi è impegnato al servizio degli altri"

Concorsi a tempo di record e già quasi 250 stabilizzazioni nel solo 2016
"Sulla scuola si stanno facendo polemiche pretestuose e immotivate. L’anno scolastico 2016/17 è partito regolarmente. I concorsi sono stati fatti a tempo di record, con grande impegno da parte delle strutture del Dipartimento della conoscenza, e circa metà dei 568 docenti che hanno partecipato sono riusciti a superarli, dimostrando un ottimo livello di preparazione, considerato anche che l'esame prevedeva la conoscenza di una lingua straniera. Quanto ai presunti disastri nella scuola trentina, evocati da qualcuno, sarebbe bene guardare al resto de Paese, per farsi un'opinione un po' più obiettiva. Invito comunque tutti a rispettare l'impegno e la professionalità di chi lavora per il bene comune. Essere contrari alle scelte politiche è legittimo ma questo non autorizza a denigrare lavoro e impegno degli altri. Si tratta di lavoratori che danno il meglio di sé, esattamente come i lavoratori che chi ricopre ruoli sindacali afferma di voler tutelare. Perciò, se della polemica ci dev'essere, la si riconduca a chi ha la responsabilità diretta delle scelte politiche, cioè al sottoscritto. Non a chi da mesi si sta impegnando, senza risparmio, per far sì che i nostri giovani possano continuare a formarsi in una scuola di eccellenza, capace di rinnovarsi e di esplorare strade nuove": questa la replica del governatore Ugo Rossi alle polemiche, anche di parte sindacale, comparse nei giorni scorsi in alcuni organi di informazione locali.

"Già 243 docenti sono risultati idonei al concorso - sottolinea Rossi - e mancano ancora 4 sessioni d'esame prima della fine dell'anno. Va tenuto conto oltretutto che l’obiettivo non era solamente quello di stabilizzare i docenti, ma anche di accrescerne la qualificazione, in particolare quella linguistica, al fine di offrire agli studenti trentini una proposta formativa sempre più completa. In pochi mesi gli insegnanti che hanno superato il concorso, dopo anni di precariato, sono stati immessi in ruolo. E questo è un risultato concreto, tangibile. Nella composizione delle graduatorie ci sono stati anche alcuni errori, come può accadere; non appena segnalati dagli stessi insegnanti, sono stati subito sanati, senza inficiare in alcun modo il calendario delle assunzioni. A fronte di qualche settimana di turnazione da parte degli insegnanti interessati, in un periodo in cui la didattica non entra ancora nel vivo, abbiamo fin da ora una scuola trentina più stabile, con un’offerta didattica ulteriormente qualificata e pronta ad affrontare le delicate sfide del futuro. Non mi pare sia un risultato catastrofico, anzi. E di questo voglio ringraziare tutto lo staff dirigenziale e tecnico della Provincia, che ha svolto i suoi incarichi, in questa delicata fase di rinnovamento, con grande attenzione e dedizione". 

Torna all'inizio