Attività contrattuale

Come si abilita il personale scolastico ai servizi Durc-on line?

Il Dirigente scolastico effettua, con il proprio Spid, l'accesso al sito Inail in qualità di legale rappresentante della scuola. Tra i servizi abilitati è disponibile l'applicativo "Gestione utente/Gestioni utenti e profili", attraverso il quale è possibile rilasciare ad un amministrativo interno una nuova abilitazione al ruolo subdelegato stazione appaltante (è sufficiente inserire il codice fiscale). Attraverso tale funzionalità è altresì possibile disabilitare un utente già inserito e consultare l'elenco delle abilitazioni effettuate. Dal 1 ottobre 2021 in caso di nuovo Dirigente, non abilitato, andrà compilato il modulo per il rilascio abilitazione con profilo stazione appaltante/amministrazione procedente. Nel caso di cambio scuola del Dirigente andrà compilato, invece, il modulo per il subentro abilitazione con profilo stazione appaltante/amministrazione procedente. Tali moduli sono reperibili sul sito Inail all’indirizzo https://www.inail.it/cs/internet/atti-e-documenti/moduli-e-modelli/assicurazione/durc.html

Per i contratti con i professionisti deve essere richiesto il DURC?

Il Documento unico di regolarità contributiva (DURC) che attesta contestualmente la regolarità di un operatore economico per quanto concerne i versamenti dovuti a INPS e INAIL riguarda tutti i contratti pubblici, siano essi di lavori, di servizi o di forniture. Prima dell’aggiudicazione di un contratto si devono verificare i requisiti DURC sul sito INPS o INAIL (accesso obbligatorio con il proprio SPID dal 1 ottobre 2021) indicando il codice fiscale del fornitore. La durata del DURC è di 120 giorni. Il Durc è l’unica certificazione che prescinde dal CIG, nel senso che va sempre richiesto anche nelle ipotesi residuali di contratti non “ciggati”. Nel rapporto con i professionisti senza dipendenti il DURC non va chiesto on line, ma ogni Cassa previdenziale rilascia l’attestazione di regolarità contributiva al professionista che, a sua volta, la presenta alle singole amministrazioni richiedenti.

Vige ancora la disposizione provinciale contenuta nella Delibera Pat n. 580 dd. 1 aprile 2011 che prevede l’esenzione alla richiesta del cig per importi fino a 1.000,00 euro per i servizi e fino a 2.000,00 per le forniture, tranne che per la lettera q)?

Nello Stato tutti i contratti di appalto vanno “ciggati”, ad eccezione delle spese economali. Nella Provincia Autonoma di Trento vige ancora la fattispecie delle spese in economia e pertanto trova ancora applicazione, nella prassi, la delibera n. 580 del 1 aprile 2011 della PAT che ha stabilito i limiti entro i quali non ricorrono i presupposti per la tracciabilità dei pagamenti legati a spese in economia per prestazioni e acquisizioni di beni e servizi in applicazione dell’art. 32, co 2, lettere da a) a p) della L.P. 23/1990 e s.m..

Qual è la differenza tra la trattativa diretta con il soggetto o la ditta ritenuti idonei prevista dal comma 4 dell'art. 21 L.P. 23/90 nello specifico per la lettera h) – (trattativa privata) e l'affidamento diretto citato nell' art. 3 comma 01 della L.P. 2/2020?

La differenza tra i due istituti è meramente economica e non procedurale: la trattativa diretta di cui al comma 4 dell'art. 21 della L.P. 23/90 è consentita con il soggetto o la ditta ritenuta ritenuti idonei qualora l’importo contrattuale non ecceda euro 48.500,00; mentre l’art 3, comma 01, della L.P. 2/2020 prevede che le amministrazioni aggiudicatrici possono procedere all'affidamento diretto di servizi e forniture... fino alla soglia prevista, per tale tipologia di affidamento, dall'articolo 1, comma 2, lettera a), del decreto-legge n. 76 del 2020 . L’importo di euro 75.000,00 previsto dal suddetto decreto è stato oggi innalzato, con ulteriore decreto n. 77/2021 convertito in legge n. 108/2021, fino a 139.000,00 per le procedure di affidamento di servizi e forniture adottate con determina a contrarre entro il termine del 30 giugno 2023.

Qual è la differenza tra spese in economia (art. 32 L.P. 23/’90), trattativa diretta (art. 21, co 4, L.P. 23/1990) e affidamento diretto (art. 3, comma 01; L.P. 2/2020)?

In Provincia di Trento esistono tre norme diverse che autorizzano una procedura che porta allo stesso risultato, cioè quello dell’affidamento con contratto di appalto formalizzato con un unico operatore economico. La differenza è puramente economica (spese in economia da 0 a € 46.700,00; trattativa diretta da 0 a 48.500,00 e affidamento diretto da 0 fino a 139.000,00).

PROCEDURE ORDINARIE DI AFFIDAMENTO DI CONTRATTI PUBBLICI DI SERVIZI/FORNITURE
SOGLIE PROCEDURA RIFERIMENTO NORMATIVO
1) DA 0 A 46.700,00 SPESE IN ECONOMIA ART 32, co 3, L.P. 23/’90
2) DA 0 A 48.500,00 TRATTATIVA DIRETTA ART. 21, co 4, L.P. 23/’90
3) DA 0 A 139.000,00 FINO AL 30.6.2023 AFFIDAMENTO DIRETTO ART. 3, co 01, L.P. 2/2020
ART. 3, co 5 BIS L.P. 2/2020
4) DA 140.000,00 FINO A 214.000,00 (SOGLIA EU) FINO AL 30.6.2023 TRATTATIVA PRIVATA CON INVITO A 3 IMPRESE ART. 21, co 2, lett. h) e co 5 L.P. 23/’90-ART 3, co 5 bis L.P. 2/2020
5) OLTRE 215.000,00
FINO AL 30.6.2023
-PROCEDURA NEGOZIATA S/BANDO in caso di estrema urgenza
-PROCEDURE ORDINARIE negli altri casi
ART. 2, co 1 e co 1 BIS, L.P. 2/2020- ART 16 L.P. 2/2016

Criteri per l’affidamento diretto.

L’affidamento diretto a livello nazionale e provinciale prevede che entro la soglia indicata, non sia necessaria la consultazione di due o più operatori economici. Si tratta di un mera facoltà. Un acquisto di un bene o di un servizio oltre che essere legittimo deve essere opportuno. E’ difficile, in ogni caso, motivare la scelta di un determinato operatore economico, in assenza di un confronto concorrenziale anche minimo. Secondo Anac deve continuare a essere considerata una best practice la scelta della stazione appaltante di acquisire informazioni, dati, documenti volti a identificare le soluzioni presenti sul mercato per soddisfare i propri fabbisogni e la platea dei potenziali affidatari e di procedere al confronto dei preventivi di spesa forniti da due o più operatori economici. Secondo le linee guida di Anac è opportuno confrontare il preventivo con listini di prezzo, con precedenti aggiudicazioni, con aggiudicazioni analoghe fatte da altre amministrazioni. Questo è possibile solo nel caso di acquisti standardizzati, ma qualora si acquisti qualcosa di non standardizzato il confronto del preventivo con altri elementi è impossibile ed è quindi necessario chiedere più preventivi. Ogni acquisto deve essere effettuato a seguito di un’indagine di mercato perché è quella che porta alla motivazione della scelta della migliore offerta. La richiesta di preventivi non è l’unica modalità di fare indagine di mercato, ma è il migliore dei modi per fare indagine di mercato. Se si chiedono più preventivi i criteri (diversi dal prezzo più basso e dall’offerta economicamente più vantaggiosa) devono essere sempre indicati, perché l’affidamento diretto costituisce un procedimento amministrativo e tutti i procedimenti amministrativi quando coinvolgono più interessi privati prevedono che, secondo la Costituzione, il funzionario pubblico tratti questi interessi privati rispettando il principio dell’imparzialità che viene ossequiato solo se esistono delle regole predeterminate. L’affidamento diretto deve essere effettuato entro 2 mesi dalla adozione della determina a contrarre (art. 3 della L.P. 2/2020). L’articolo 32, co 2, del Codice dei contratti prevede il diritto alla determina semplificata che contiene l’oggetto, l’importo, la ragione della scelta del fornitore, il nome del fornitore e il possesso dei requisiti di carattere generale e tecnico-professionali ove richiesti.

Verifiche sugli operatori economici.

Nella Provincia Autonoma di Trento, a differenza di quanto avviene nello Stato, viene applicata la norma secondo la quale i controlli sulle autodichiarazioni dei requisiti generali di cui all’art. 80 del D.Lgs 50/2016 degli operatori economici iscritti in Mepat (Mercato elettronico trentino) vengono effettuati da APAC (Agenzia provinciale per gli appalti e contratti) su un campione significativo. Agli utenti che utilizzano il portale Mepat spetta solo il controllo degli ulteriori requisiti. Per gli affidamenti fino ad € 5.000,00, fuori Mepat, prima della stipula del contratto, deve essere acquisita l’autocertificazione comprovante il possesso dei requisiti di cui all’art 80 del D.Lgs 50/2016, il Durc (documento unico di regolarità contributiva) e deve essere effettuata la consultazione del casellario ANAC secondo quando previsto dalla Linea guida n. 4 di Anac. Per gli importi sopra i 5.000,00 ma non superiori ai 20.000,00 oltre agli adempimenti sopra accennati deve essere anche verificata la sussistenza dei requisiti dell’art. 80, commi 1, 4 e 5 lettera b (richiesta all’Agenzia del lavoro del rispetto delle norme di cui alla L. n. 68/1999, verifica regolarità degli obblighi tributari all’Agenzia delle Entrate, visura camerale tramite TELEMACO e il certificato del Casellario Giudiziario). Per gli importi superiori ai 20.000,00 occorre acquisire l’autodichiarazione DGUE comprovante il possesso dei requisiti dell’art. 80 del D.Lgs 50/2016 e la verifica della sussistenza dei requisiti dell’art. 80, commi 1, 4 e 5 lettera b. L’autocertificazione dei requisiti può essere presentata in forma semplificata, non serve necessariamente il DGUE (Documento di gara unico europeo), che è obbligatorio solamente sopra i € 40.000,00.

Come si rinnova la Convenzione di cassa delle istituzioni scolastiche?

Ai sensi dell'art. 27 del "Regolamento sulle modalità di esercizio dell'autonomia finanziaria delle istituzioni scolastiche e formative provinciali" il servizio di cassa è affidato ad una banca mediante apposita convenzione, tenuto conto delle condizioni previste dal capitolato speciale di tesoreria e dalla convenzione per l'affidamento di tesoreria della Provincia.

Le scuole, verificate le condizioni economiche stabilite nel rinnovo triennale della convenzione provinciale (tasso attivo e passivo, compenso per il servizio e spese tenuta conto), possono optare per una delle seguenti scelte:

- manifestare al tesoriere della Provincia l'interesse ad aderire alla convenzione in essere con la Provincia: è necessario trasmettere la manifestazione di interesse via PEC all'indirizzo publicsector.nordest@pec.unicredit.eu . A questo punto la banca chiederà la documentazione necessaria (es. delegati alla firma) e attiverà il servizio dopo circa 15 giorni;

- verificare se il proprio attuale istituto di credito o altra banca individuata garantisce condizioni pari o migliori rispetto a quelle della convenzione PAT, acquisire l'offerta della banca e procedere alla sottoscrizione della convenzione per un triennio;

- procedere a un confronto concorrenziale con valutazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, qualora si intenda scegliere una banca che, seppure non garantisce le condizioni del tesoriere provinciale, considerata globalmente, presenti una offerta più vantaggiosa.

L’art. 3, co 1, del capitolato speciale della Convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria, stabilisce che “La convenzione ha la durata di anni 6, a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2020, e può essere rinnovata dalla Giunta provinciale per ulteriori tre anni - alle condizioni generali contenute nel capitolato speciale”. Tale Convenzione è stata rinnovata con deliberazione della Giunta provinciale n. 2142 del 22 dicembre 2020 fino al 31 dicembre 2023.

Occorre precisare che qualora si addivenga alla stipula della Convenzione di cassa alle medesime condizioni economiche dell’Istituto Tesoriere, tale Convenzione dovrà avere la medesima durata di quella della Provincia (ovvero il 31 dicembre 2023).

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