Trentino Trilingue: sistema di potenziamento dell'insegnamento delle lingue

Nelle scuole trentine l’inglese e il tedesco vengono insegnati per un monte ore più altro rispetto a quello curriculare

Cos’è

Il Sistema di potenziamento dell'insegnamento delle lingue è il sistema per l'apprendimento delle lingue comunitarie, che accompagna progressivamente i ragazzi trentini dalla prima infanzia fino al termine della scuola secondaria di secondo grado.
È un approccio che supporta i giovani verso l'età adulta e il mondo del lavoro, favorendo anche, assieme all'apprendimento delle lingue straniere, lo sviluppo di un'attitudine all'apertura e al confronto interculturale.

Quando è nato

L’apprendimento delle lingue da parte degli studenti è da sempre un tema particolarmente importante per la Provincia autonoma di Trento. In Trentino, infatti, si studiano due lingue straniere già dal 2006 a partire dalla scuola primaria fino al primo biennio del secondo ciclo, ivi compresa la Formazione Professionale.

Nel 2014 la vigente Giunta provinciale ha approvato con deliberazione della n. 2055 del 29 novembre il primo stralcio del Piano Trentino Trilingue, che ha esteso l’apprendimento delle lingue a partire dai nidi d’infanzia fino all’università e lo ha potenziato aggiungendo alle ore di studio della lingua anche l’apprendimento in lingua di una disciplina non linguistica, attraverso la metodologia CLI.

Nel novembre 2014 tra la Provincia di Trento e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa per lo sviluppo delle lingue, che riconosce il Trentino come un terreno d’avanguardia e pilota per il resto d’Italia in materia di insegnamento delle lingue straniere.

Nel 2017, a seguito di valutazioni, il Piano Trentino Trilingue è stato rivisto per dare maggior autonomia alle istituzioni scolastiche in merito alla tipologia con cui erogare l’offerta linguistica, dando vita al Sistema di potenziamento dell'insegnamento delle lingue attivo nella scuole di tutti i gradi della Provincia autonoma di Trento.

Cosa prevede

Il potenziamento dell'insegnamento delle lingue è attuato nelle singole istituzioni scolastiche e formative con profili di autonomia, in relazione alle attività curricolari programmate e alla presenza di personale docente idoneo.

La Giunta provinciale stabilisce i criteri e le modalità di attuazione del Sistema, in osservanza di quanto previsto da questa legge e dei seguenti livelli minimi integrativi, riferiti all'attività didattica di ciascuna classe:

a) nel primo ciclo di istruzione: tre ore settimanali
b) nel secondo ciclo di istruzione e formazione: sessanta ore annuali e nell'ultimo anno, secondo quanto previsto dalla normativa statale vigente, per il 50 per cento dell'orario annuale di una o più discipline non linguistiche, anche attraverso moduli di più discipline non linguistiche

A chi si rivolge

Si rivolge a tutte le istituzioni scolastiche a partire dai nidi d’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado.

Quali sono le lingue

Trentino Trilingue è denominato “trilingue” perché prevede che gli studenti apprendano tre lingue: italiano, tedesco e inglese.
Fanno eccezione alcune scuole secondarie di secondo grado, che in ragione di continuità, offrono una seconda lingua diversa dal tedesco o dall’inglese ad alcune classi dei loro istituiti.

Quali sono i livelli di competenza linguistica previsti

I livelli di competenza linguistica si differenziano per grado scolastico secondo un principio di gradualità. Nello specifico, i livelli definiti in base al Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) per gli alunni sono:

  • livello A1 in uscita dalla scuola primaria
  • livello A2 in uscita dalla scuola secondaria di primo grado
  • livello B1 a conclusione del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado
  • livello B2 in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado.
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