L’equilibrio tra felicità pubblica e privata come condizione di benessere organizzativo
L’emergenza sanitaria, unita alla predominanza tecnologica, ha ridotto sensibilmente i rapporti tra le persone e ha determinato un impoverimento relazionale all’interno dei contesti organizzativi. Ciò ha avuto ripercussioni anche sul benessere di chi nelle organizzazioni trascorre la maggior parte del suo tempo. A fronte di questo scenario, sempre più complesso, in cui il reddito non rappresenta più l’unica leva motivazionale, quali soluzioni possono mettere in campo le organizzazioni per bilanciare i pesi della felicità pubblica e privata delle persone, favorendo in questo modo stabilità, appartenenza e benessere?
