A breve in busta paga gli aumenti del 6% per 38.000 dipendenti pubblici trentini
Al personale dei comparti della contrattazione collettiva provinciale – scuola, sanità, autonomie locali, ricerca, per un totale di 38.000 dipendenti – verrà quindi riconosciuto un incremento retributivo medio pari al 6% circa, che ammonta in media per il personale dell’area non dirigenziale a 147 euro mensili lordi. Gli aumenti decorreranno dal primo gennaio 2025, con una quota che sarà corrisposta come arretrato per i mesi già trascorsi, per un impegno aggiuntivo nel bilancio provinciale quantificato in oltre 100 milioni di euro l’anno.
“Con queste decisioni arriva a compimento un percorso di rafforzamento e valorizzazione del lavoro pubblico, che è colonna portante dei servizi ai cittadini” così il presidente Maurizio Fugatti. “Un segnale tangibile di attenzione verso chi garantisce ogni giorno le prestazioni e le risposte alla comunità trentina - prosegue il presidente -. Ci auguriamo che questa azione possa essere di impulso a tutto il mondo del lavoro trentino, per riconoscere un’attenzione adeguata anche ai lavoratori del settore privato, nella direzione condivisa nel Protocollo sui redditi siglato a luglio. Sostenere le retribuzioni e il potere d’acquisto delle famiglie significa investire nel futuro della nostra comunità in termini di sviluppo e coesione sociale”.
Per l’assessore provinciale all’Istruzione, cultura, politiche giovanili e pari opportunità Francesca Gerosa “i provvedimenti previsti assicurano un incremento retributivo per tutto il personale scolastico trentino, in anticipo rispetto ai contratti di settore nazionali, perché abbiamo voluto riconoscere concretamente l’importanza del loro ruolo quotidiano, fatto di impegno e responsabilità, nella crescita delle nuove generazioni e nel rafforzamento del sistema educativo. Per quanto riguarda il personale docente la sottoscrizione definitiva del contratto si concluderà dopo il parere del Ministero”.
L’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e cooperazione Mario Tonina sottolinea che “si tratta di un segnale concreto di vicinanza e impegno verso chi si prende cura delle persone. Infatti gli aumenti fino al 6% si aggiungono a quanto già stanziato in assestamento di bilancio, ovvero quasi 26 milioni di euro annui, per medici, infermieri, Oss e tutto il personale tecnico, sanitario e amministrativo, con particolare attenzione ai servizi alla persona, risorse che consentiranno, al termine della trattativa coi sindacati di settore, di adeguare indennità e voci accessorie".
L’intervento sugli aumenti retributivi - reso possibile grazie agli stanziamenti previsti dall’assestamento di bilancio e dalla legge provinciale numero 5/2025 – si affianca alla sottoscrizione recente del nuovo ordinamento professionale per il comparto delle autonomie locali e agli accordi di settore per Provincia, Comuni e APSP che regolamentano, rivalutandoli, gli elementi accessori della retribuzione.
L’operazione si colloca nel solco del Protocollo sui redditi, sottoscritto nel luglio 2025 dalla Provincia autonoma di Trento insieme alle parti sociali, che ha fissato linee guida per l’aumento dei livelli retributivi, il rafforzamento del welfare e lo sviluppo delle competenze. Nel documento, che costituisce una cornice di riferimento per le politiche territoriali del lavoro, la Giunta ha assunto l’impegno per favorire l’incremento dei livelli dei salari e stimolare, attraverso una contrattazione responsabile, anche il settore privato verso migliori condizioni retributive e di benessere per i lavoratori.
