Benessere e prevenzione, più forte l'alleanza fra Provincia, Azienda sanitaria, Università e Fbk

Stanziati 1,8 milioni per le attività. Tonina, Gerosa e Spinelli: “Investiamo sulla conoscenza per garantire la salute”
Provincia, Azienda sanitaria, Università e Fbk uniscono le forze per la promozione del benessere e della salute, con l'obiettivo di garantire un adeguato livello di benessere della popolazione. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, su proposta degli assessori Mario Tonina (salute), Francesca Gerosa (istruzione e per i giovani) e Achille Spinelli (università e ricerca): si guarda ai sani stili di vita e in particolare alla corretta alimentazione e all’attività motoria quali fattori determinanti per la promozione della salute, oltre che a contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario provinciale. “Con questa iniziativa compiamo un passo importante verso un modello di salute che mette al centro il benessere della comunità trentina – sottolinea l’assessore alla salute, Tonina –. Mettere a fattor comune competenze sanitarie, accademiche e di ricerca significa investire sul futuro della nostra terra di Autonomia, rafforzando la prevenzione e promuovendo stili di vita sani, anche grazie a un uso sempre più consapevole dei dati e delle nuove tecnologie, per rendere il nostro sistema sanitario più incisivo ed efficace”.
L’assessore Gerosa, che ha voluto inserire tra i temi fondamentali di questa legislatura il benessere all’interno delle scuole come priorità, evidenzia come “la scuola è un luogo fondamentale di crescita. Promuovere il benessere, la corretta alimentazione, l’attività fisica e la consapevolezza dei rischi fin dalla giovane età significa crescere ragazze e ragazzi in modo responsabile, facendo capire loro quanto sia importante prevenire e lavorare alla cultura della cura di se stessi. Il coinvolgimento attivo degli studenti, come avviene nei percorsi di peer education, è sicuramente uno strumento educativo che può dare buoni risultati”. Il vicepresidente e assessore all’università e ricerca Spinelli, evidenzia come Università e ricerca svolgano un ruolo strategico nel trasformare la conoscenza in politiche e azioni concrete a beneficio della comunità: “Questa collaborazione dimostra come l’integrazione tra ricerca, innovazione e sanità possa offrire soluzioni importanti per la prevenzione e il monitoraggio della salute, contribuendo allo sviluppo competitivo del Trentino”.

L’iniziativa si inserisce nel solco del Piano per la salute del Trentino 2015-2025 e del Piano provinciale della Prevenzione 2021-2025 e dà forma a una collaborazione strutturata tra quattro grandi realtà istituzionali del territorio (Provincia autonoma di Trento, Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino, Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler). Una sinergia che punta a rafforzare anche la ricerca scientifica, i cui risultati possono essere applicati concretamente al miglioramento del benessere, riconoscendo salute e qualità della vita come pilastri delle politiche sociosanitarie, anche in una prospettiva di contrasto alle disuguaglianze.
La delibera definisce peraltro la ripartizione su un arco temporale triennale delle risorse finanziarie, pari a 600mila euro, per un totale di 1,8 milioni di euro. Le risorse serviranno a sostenere le attività di ricerca, anche attraverso borse di dottorato, borse di studio, oltre all’acquisto di materiali e attrezzature e allo sviluppo di strumenti informatici, quali alleati per le diverse attività. La collaborazione mira infatti a potenziare i sistemi di raccolta, aggregazione e analisi di dati, attraverso lo sviluppo di mappe interattive e piattaforme informatiche a supporto della programmazione delle azioni di prevenzione e di una comunicazione più efficace verso i cittadini. Centrale è anche l’impegno sull’educazione e sulla formazione, con particolare attenzione alle nuove generazioni, sui temi degli stili di vita, dell’alimentazione, dell’attività fisica, della mobilità sostenibile, dell’ambiente e dei luoghi di lavoro salutari, insieme allo sviluppo di tecnologie capaci di prevenire, diagnosticare precocemente e monitorare eventuali problemi di salute.
Il modello organizzativo si fonda sulla collaborazione tra le quattro realtà istituzionali coinvolte e prevede una programmazione delle attività definita annualmente da un Comitato tecnico. Questo organismo è composto dai dirigenti generali dei Dipartimenti provinciali competenti in materia di salute, ricerca, sviluppo economico e istruzione e cultura, ed è affiancato da rappresentanti dell’Università, dell’Azienda sanitaria e della Fondazione Bruno Kessler.
Un orientamento che si inserisce nel solco di alcune attività sulle quali si è già concretamente investito nelle scuole trentine, come dimostra l’evento che si è svolto il 10 dicembre scorso, dedicato alla rete provinciale delle “Scuole che promuovono salute”, organizzato congiuntamente dai Dipartimenti salute e istruzione e dall’Azienda sanitaria. L’incontro è stato l’occasione per condividere con i dirigenti scolastici le buone pratiche attivate a favore degli studenti e i risultati raggiunti dal programma. L’Azienda sanitaria ha inoltre avviato un percorso di formazione sulla peer education, che ha registrato un’ampia partecipazione. Parallelamente è stata avviata, in collaborazione con il Dipartimento istruzione, una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla vaccinazione contro il Papilloma virus, con l’obiettivo di aumentare le coperture vaccinali, ridurre la circolazione del virus e prevenire le infezioni e i tumori Hpv-correlati, e numerose altre campagne, fra cui "La prevenzione ci sta a cuore" per contrastare le malattie cardiovascolari.

Riprese, interviste (assessori Tonina e Gerosa) e immagini a cura dell'Ufficio stampa a questo link

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Dirigente Ziglio - Assessore Tonina - Assessore Gerosa - Dirigente Groff
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