Bisesti: “Violenza nazifascista, da Liliana Manfredi uno straordinario messaggio ai giovani”
Manfredi, che ha accettato l’invito a partecipare al Festival Living Memory dell’associazione Terra del Fuoco Trentino, racconta la sua storia che ha qualcosa di unico. Nel giugno 1944, ad appena 11 anni, viene fucilata insieme alla mamma e ai nonni, nella terribile notte in cui vengono uccisi trentacinque civili innocenti. In quel terribile momento ha la fortuna di rimanere solo ferita, e l’audacia di tentare una fuga rocambolesca fino al fiume. Ed è lì, sul greto del torrente Crostolo, che si consuma il miracolo: il nazista addetto al giro di ricognizione post-strage scopre Liliana nascosta nell’erba e ferita e invece di darle il colpo di grazia la porta sulla strada principale, rischiando la corte marziale per salvarle la vita.
“Io penso che lui mi abbia voluto salvare” racconta Manfredi. “Avevo già perso tanto sangue e portandomi sulla strada ha permesso che le persone che abitavano lì vicino mi recuperassero. Magari dentro di sè, ho pensato, avrà avuto vergogna di quello che ha fatto. In quel momento in cui ci siamo guardati ha avuto un momento di umanità, e non ha avuto il coraggio di sparare a bruciapelo ad una bimba di 11 anni. Ho anche pensato che magari a casa anche lui avesse dei figli. Però essendo da solo ha disubbidito all’ordine, che era uccideteli tutti. Ha agito seguendo la sua coscienza, nella tragedia un atto di speranza”.
È lei stessa a portare questa straordinaria testimonianza nelle scuole. Nell’ultimo anno ha fatto incontri in cento scuole, “che è proprio quello che stiamo facendo anche in Trentino”, sottolinea lo stesso assessore Bisesti, “anche con il progetto Alfieri di Memoria e sostenendo le attività delle associazioni proprio per trasformare i ragazzi in testimoni attivi e consapevoli della Storia”.
“Il Giorno della memoria - conclude Manfredi - e tutte le iniziative per parlare ai giovani sono fondamentali -. I ragazzi che incontro mi chiedono: ma quello che lei racconta è vero? Certo, rispondo, è la verità. È ciò che nelle guerre succede. Voi, dico a loro, che siete il futuro cercate di capire cosa vuol dire la guerra. Sappiate evitare che si ripetano queste cose. Senza passato non c’è futuro”.
Immagini e interviste a cura dell’Ufficio stampa
