Bisogni educativi speciali: in arrivo ulteriori risorse
"La scuola che vogliamo è inclusiva perché combatte la marginalità. È una scuola che deve far sentire ogni persona come parte del tutto, una scuola fatta di tante diversità, dove ognuno viene rispettato per quello che è. In questo contesto a ciascuno è data l'opportunità di impegnarsi al massimo delle sue possibilità - commenta il governatore Rossi -. Sappiamo che i bisogni educativi speciali sono in aumento, per questo l'attenzione che prestiamo al settore dei Bes è molto alta. E se aumentano le necessità, anche le risorse devono adeguarsi di conseguenza".
Nell'anno scolastico 2015-'16, dalla primaria alla formazione professionale, erano 2.405 gli studenti con bisogni educativi speciali, certificati come prevede la legge 104 del 1992. Nell'anno successivo erano 2.486, mentre quest'anno scolastico sono 2.540.
I ragazzi e le ragazze vengono seguiti da circa 730 docenti, dal primo al secondo ciclo di istruzione e formazione, suddivisi in 500 docenti per la primaria e secondaria di I grado, un centinaio per la secondaria di II grado e i rimanenti per la formazione professionale; a questi si aggiungono più di 180 assistenti educatori provinciali.
Complessivamente sono oltre 47 milioni di euro le risorse impiegate, mentre nel 2014/15 erano 45 milioni; accanto alla spesa per il corpo insegnante e gli assistenti educatori, vi sono:
- 7,9 milioni di euro assegnati alle istituzioni scolastiche per garantire gli interventi di assistenza educativa, facilitazione alla comunicazione e lettorato;
- 1,5 milioni di euro il finanziamento alle istituzioni scolastiche paritarie;
- 6,2 milioni di euro alla formazione professionale paritaria;
- 1 milione di euro circa di fondi fse investito in formazione e progetti realizzati dalle istituzioni scolastiche e formative.