Certificazione delle competenze delle istituzioni scolastiche e formative, approvati i nuovi modelli

L'assessore Gerosa: “Modelli ora adeguati alle nuove istanze educative, sociali e del mondo del lavoro, secondo le indicazioni nazionali e le raccomandazioni europee"
Su proposta dell’assessore all’istruzione Francesca Gerosa la Giunta provinciale ha approvato i nuovi modelli per la certificazione delle competenze nel mondo della scuola. “Non si tratta di un mero adempimento burocratico, ma rappresenta un atto educativo che restituisce agli studenti e alle loro famiglie informazioni utili da un punto di vista qualitativo, descrivendo i risultati del processo formativo, in particolare riguardo all’acquisizione dei saperi e alla capacità di trasferire conoscenze e abilità in contesti diversi, utilizzando il pensiero logico, divergente e creativo" - ha spiegato Gerosa - "Sostiene, inoltre, il processo di orientamento dello studente, con riferimento agli esiti del percorso di apprendimento, e in riferimento agli studenti del 3^ anno della scuola secondaria di primo grado consente alle scuole del secondo ciclo di realizzare un’efficace azione di accoglienza e di accompagnarli nel percorso intrapreso. L’evoluzione della certificazione punta a valorizzare ogni progresso dello studente esprimendosi attraverso quattro livelli di progressione positiva, senza giudizi di valore negativi rispetto al livello di competenze acquisite, con un’attenzione a garantire sempre un apprezzamento di incoraggiamento per le competenze manifestate”.

Con il provvedimento sono stati approvati i nuovi modelli per la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (3^ anno della scuola secondaria di primo grado); a conclusione del percorso di istruzione per adulti (EDA) di primo livello – primo periodo didattico (corrispondente al 3^ anno della scuola secondaria di primo grado); al termine del biennio conclusivo dell'obbligo di istruzione (2^ anno della scuola secondaria di secondo grado). I modelli attuali, che sostituiscono quelli precedentemente utilizzati dal sistema scolastico trentino, si applicano già a decorrere dall'anno scolastico 2025-26.

In sintesi i modelli approvati, unici per tutte le istituzioni scolastiche e formative e per tutti i Centri EDA della Provincia di Trento, prevedono una rinnovata declinazione dei descrittori, in linea con sia con la normativa nazionale (il Ministero dell’Istruzione e del merito ha adottato i nuovi modelli di certificazione delle competenze con decreto ministeriale n. 14 del 30 gennaio 2024), sia con le indicazioni europee.

Fra le novità, la nuova certificazione si esprime attraverso quattro livelli di progressione positiva, sostituendo i tre livelli precedenti, in linea con l’evoluzione della normativa europea caratterizzata dall’assenza di giudizi negativi.

Anche la rinnovata declinazione dei descrittori è in linea con le indicazioni europee, in particolare con la raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018, che ha ridefinito il Quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente e che rappresenta pertanto il nuovo orizzonte culturale a cui ispirarsi.

Il quadro di riferimento è basato su 8 tipi di competenze, parzialmente ridenominate e declinate in maniera differente rispetto al quadro vigente, in considerazione dell’evoluzione sociale e dei saperi, cosa di cui è necessario tener conto per qualificare il servizio educativo e accompagnare gli studenti nella loro formazione.

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Tavolo di lavoro a scuola
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