Conservatorio Bonporti, un istituto d’eccellenza per la musica e i talenti
Nel corso della visita il ministro assieme alla vicepresidente ha anche assistito alla lezione dell’orchestra del Bonporti sulle note dell'ouverture del Nabucco.
Il “Bonporti” fa parte degli istituti AFAM, ovvero i Conservatori di musica pubblici dotati di un ordinamento analogo a quello delle università, con la possibilità di rilasciare titoli di studio equivalenti. I suoi 600 studenti si dividono tra Trento e Riva del Garda. Nel capoluogo è attiva la sede di via Giovanni Bosco e lo spazio in via Veneto dedicato a jazz e pop.
Da quest’anno sono stati istituiti due percorsi di dottorato, che per la prima volta toccano il mondo alta formazione musicale, “Sound Studies” and “Sonic art”, in collaborazione con l’università di Trento e l’università La Sapienza di Roma che mette a disposizione un docente.
Attivo anche il dottorato di ricerca di interesse nazionale (DIN) in “Artistic Research on Musical Heritage”, a cui Trento partecipa assieme ad altri 15 istituti e che vede capofila il conservatorio di Castelfranco Veneto.
C’è poi la collaborazione nel progetto PRIN AFAM 2024, dove la prima sigla sta per Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale, finanziato dal bando del ministero dell’università e della ricerca. L’iniziativa con i conservatori di Como, Pavia e Alessandria si focalizza su musica e benessere psicologico, in particolare per la comunità degli studenti e per i giovani talenti, coloro cioè che hanno potenzialità fuori dal comune.
Sempre il Bonporti è vincitore di un bando PNRR con il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, la IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano e lo IED – Istituto Europeo di Design di Milano, per il progetto Sounding images – Screening sounds (SISS), focalizzato sul rapporto tra musica e immagine.
Fondamentali per l’istituto anche le relazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto Erasmus Plus: nell’autunno 2026 il raduno mondiale dei referenti Erasmus sarà proprio a Trento, dopo Budapest e Parigi.
