Cura degli anziani e formazione professionale: il progetto della cooperativa Kaleidoscopio per far “rinascere” la struttura di San Vito di Pergine
Le prime stime riguardo all’utenza che il centro di San Vito potrebbe accogliere sono di una sessantina di posti nel settore dell’ospitalità socio-residenziale rivolta alla popolazione anziana, sul modello dell’attività già avviata dalla cooperativa Kaleidoscopio presso la “casa Santa Maria” di Vigolo Vattaro, altra struttura a carattere prevalentemente temporaneo.
Negli altri spazi della “ex- San Patrignano” (struttura che in passato ospitava anche numerosi laboratori, dalla falegnameria al settore della manutenzione e realizzazione di biciclette), potrebbero trovare posto almeno 6 classi di una quindicina di studenti ciascuna, per un totale di 90-100 studenti. L’idea è di offrire a questi ultimi opportunità e percorsi formativi (fino al conseguimento di una qualifica o un diploma) in ambiti che vanno dai servizi alberghieri e turistici a quelli rivolti alla terza età (non solo assistenza, ma anche progettazione e realizzazione di strumenti ed ausili domotici), sfruttando ovviamente le sinergie possibili con la sezione rivolta all’ospitalità di persone anziane. Il tutto in un contesto favorevole all’apprendimento ma anche alla sperimentazione di modalità educative e didattiche ad hoc, in grado di offrire quindi una risposta concreta alle problematiche sollevate da ragazzi a rischio drop out.
Il presidente Fugatti e gli assessori Segnana e Bisesti hanno espresso interesse ed apprezzamento per la proposta, che sarà oggetto di prossime valutazioni anche per quanto riguarda i possibili canali attraverso i quali sostenerla, tanto di parte provinciale quanto con l’eventuale accesso a fondi europei.
