Diritto allo studio, il finanziamento provinciale sfiora i 10 milioni di euro

La Giunta definisce l’apporto 2018 per il servizio mensa, assegni e viaggi di studio
Nel 2018 il sistema scolastico trentino potrà contare su 9,85 milioni di euro di finanziamenti a salvaguardia del diritto allo studio: il finanziamento è superiore di 1 milione di euro rispetto a quello concesso nel 2017. La Giunta provinciale ha approvato stamani la delibera a firma dell’assessore alla coesione sociale e agli enti locali, Carlo Daldoss, che garantisce il saldo di 5,47 milioni di euro alle Comunità di Valle del Trentino. Nel dicembre scorso, sempre la Giunta avete stanziato la prima tranche di 4,38 milioni di euro. Il finanziamento sarà utilizzato dalle Comunità di Valle per garantire il servizio mensa sul territorio provinciale, l’attribuzione degli assegni di studio e a finanziare viaggi di studio degli studenti trentini.

La legge provinciale sulla scuola (la numero 5 del 7 agosto 2006, titolo V) disciplina gli interventi per l’esercizio del diritto allo studio, gestiti dalle Comunità e dal Territorio Val d’Adige. In particolare, le Comunità della Valle di Cembra, della Rotaliana-Königsberg, della Valle dei Laghi (ente referente), della Paganella e il Territorio Val d’Adige gestiscono tali interventi in forma associata.

Nei mesi scorso, grazie al Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per l’anno 2018, la Provincia autonoma di Trento aveva deciso l’incremento del Fondo per il diritto allo studio di 1 milione di euro rispetto all’anno 2017. Il fondo era rimasto invariato negli ultimi tre esercizi. Da qui la decisione di incrementarlo, “al fine di tener conto delle maggiori necessità finanziarie rilevate con il contributo delle singole Comunità, tenendo conto delle dinamiche di crescita dei servizi di mensa scolastica e degli assegni di studio”

Le risorse finanziarie finalizzate nel 2018 agli interventi in materia di diritto allo studio ammontano pertanto a 9,85 milioni di euro: 5,47 milioni stanziati oggi a cui si sommano i 4,38 milioni anticipati lo scorso dicembre sempre dalla giunta provinciale. 

La ripartizione del Fondo per il diritto allo studio tra le diverse Comunità di valle (vedi allegato) è stata decisa dal Servizio autonomie locali, d’intesa con il Servizio infanzia e istruzione della Provincia autonoma di Trento.

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