Gerosa: “Nessun taglio per i bambini con bisogni educativi speciali”

L’assessore provinciale rassicura sulle risorse per l’inclusione scolastica nelle scuole dell’infanzia
“Il Servizio, nell’assegnare le risorse di insegnanti supplementari, è da sempre attento ad agire secondo una logica inclusiva. L’inclusione, infatti, non prevede come unico strumento efficace l’assegnazione di ore aggiuntive per il bambino con bisogni educativi speciali, ma si realizza anche attraverso azioni integrate, quali un’attenta progettazione e valutazione delle possibilità e delle risorse già presenti in una scuola, la formazione delle insegnanti, la consulenza e il supporto alla progettazione da parte di esperti e dei coordinatori pedagogici, la partecipazione e la costruzione di alleanze con le famiglie.”

È quanto ha dichiarato l’assessore provinciale all’istruzione Francesca Gerosa ricordando che ieri, il giorno prima della pubblicazione sui quotidiani locali della nota della CISL Scuola sull’ipotizzato “taglio di risorse per i bambini Bes”, si è svolta un’interlocuzione tra la referente infanzia Candida Berlanda e il Dirigente del Servizio attività educative per l’infanzia. In quell’occasione si è deciso di rinviare il confronto alla giornata odierna, con la presentazione di casi specifici da analizzare.

“Dopo quindi un confronto puntuale con il Dirigente del Servizio mi preme sottolineare che l’assegnazione delle risorse supplementari nasce dal confronto con i coordinatori pedagogici e i referenti dei soggetti gestori per singola realtà scolastica – ha precisato Gerosa – tenendo presenti criteri condivisi quali la complessità della scuola, il numero degli iscritti, la consistenza sezionale, la presenza di altre risorse supplementari funzionali alla messa a punto di una progettazione inclusiva, la complessità dei bisogni e delle problematiche del bambino, la continuità con le risorse assegnate l’anno scolastico precedente per i bambini già frequentanti, con particolare attenzione alle permanenze di bambini in obbligo scolastico. Rispetto a quest'ultimo aspetto – ricorda Gerosa – è posta particolare attenzione a garantire un proficuo passaggio alla scuola primaria anche attraverso la promozione graduale dell’autonomia del bambino nell’anno di ulteriore frequenza alla scuola dell’infanzia.”

L’assessore ha poi spiegato che, rispetto allo scorso anno scolastico, si è proceduto in continuità con le risorse assegnate, mentre per i bambini di nuova iscrizione si è seguito il criterio di assunzione di un atteggiamento ponderato, che prevede l’integrazione delle risorse orarie già assegnate con ore attribuite con progressione, ossia già previste dal Servizio ma assegnate nel periodo successivo all’inserimento, cioè da fine settembre, in base a specifiche valutazioni dei coordinatori pedagogici desunte dai reali bisogni rilevati durante il periodo dell’inserimento del bambino con bisogni educativi speciali, a fronte dell'analisi complessiva delle risorse e delle complessità del contesto scolastico.

Si sottolinea inoltre che il Servizio ha sempre ottemperato, in corso d’anno scolastico – e così continuerà a fare – alle richieste di rivalutazione delle risorse assegnate, pervenute dai coordinatori pedagogici, con integrazioni di risorse per i casi particolari segnalati.

“Preme infine precisare che la valutazione dell'assegnazione delle risorse in una logica inclusiva – ha continuato Gerosa – si è potuta sostanziare in questi ultimi anni scolastici proprio grazie alla possibilità di agire in ottica di corresponsabilità collegiale e condivisione delle risorse complessive presenti a livello di scuola. Nessun taglio quindi di risorse per i bambini con bisogni educativi speciali e per l’inclusione, anzi, una sempre maggior attenzione da parte dell’assessorato nel cercare le migliori soluzioni per rispondere in modo sempre più puntuale alle necessità di attenzione al loro benessere, in un contesto scolastico pronto ad accogliere questi bambini.”

Per quanto riguarda infine la richiesta di attivare il percorso di specializzazione sul sostegno presso l’Università di Trento, si evidenzia che sono già state avviate interlocuzioni con la prorettrice alla didattica dell’Università degli studi di Trento.

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Nella foto: Francesca Gerosa
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