Gli studenti del “Pertini” in Sardegna per fare volontariato

Rossi: "Grazie ragazzi. Con il vostro esempio dimostrate che la buona scuola aiuta a diventare lavoratori responsabili ma anche cittadini generosi"
Una risposta pronta e generosa ad una richiesta di aiuto: si può riassumere così il viaggio che cinque studenti dell’"lstituto di Formazione Professionale servizi alla persona e del legno Sandro Pertini" stanno per compiere, accompagnati da un insegnante, in Sardegna. I ragazzi, che stanno frequentando il IV anno del corso per conseguire il diploma di tecnico del legno, faranno manutenzioni di porte, serramenti e mobili in legno presso una struttura dell'”Istituto della Compagnia del Sacro Cuore evaristiani-evaristiane”, che ha sede nella Diocesi di Oristano: la “Casa al Mare” di Putzu ldu nel Comune di San Vero Milis. L’edificio viene utilizzato per attività di accoglienza a favore di persone diversamente abili.

Alberto Bianchi, Michele Casagrande, Leonardo Cavagna, Gianluca Colombini e Carlo Eccheli - questi I loro nomi - saranno al lavoro in Sardegna dall’8 al 13 maggio prossimi. Il docente accompagnatore è  Pierluigi Torresani. Madre Margherita Piludu aveva scritto all’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi e anche al presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, anche in qualità di assessore all’istruzione.

Nella lettera ricordava che la “Casa al Mare” era già stata riparata dalla Sezione di Trento dell’Associazione Nazionale Alpini, nel 1996, e spiegava di essere venuta a conoscenza, grazie alla visita di una coppia di trentini, dell’esistenza dell’”lstituto di Formazione Professionale servizi alla persona e del legno Sandro Pertini", non nuovo a collaborazioni a titolo di volontariato per scopi benefici. Di qui l’idea di provare a chiedere una mano per riparare lo stabile della Compagnia, che svolge attività sociali in diverse sedi della Sardegna, senza scopo di lucro.

La richiesta è stata accolta con entusiasmo dalla scuola. “ Abbiamo accettato volentieri di dare una mano - sottolinea il dirigente Andrea Schelfi – perché il progetto era meritevole e perché si tratta di un’esperienza importante per I ragazzi anche dal punto di vista formativo, oltre che umano”. 

"La buona scuola - aggiunge il governatore del Trentino, Ugo Rossi, è tale se sa formare i cittadini del domani. E questa esperienza è perfetta perché stimola ad un tempo qualità professionale e generosità umana, due valori che non hanno davvero prezzo: grazie ragazzi ".

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