Grafica, video e installazioni: gli studenti raccontano l’autonomia
“Conoscere il motivo per cui, fortunatamente, il Trentino ha l’autonomia è un elemento fondamentale per tutti i cittadini e lo è anche per i più giovani” ha detto l’assessore Bisesti, che si è rivolto direttamente agli studenti: “La consapevolezza della storia e del valore dell’autogoverno è la base da cui tutti dobbiamo partire. A voi studenti la possibilità di portare questo messaggio, di farlo arrivare con il cuore attraverso un linguaggio immediato e innovativo. Grazie al vostro ingegno, alla voglia di sperimentare, sono sicuro che riuscirete a raggiungere tutto il pubblico e anche i vostri coetanei. È un obiettivo importante, un servizio che fate alla comunità, ma che anche a voi lascerà qualcosa. Avete il talento e la capacità di dare qualcosa alla nostro territorio e a tutte le persone che lo animano”.
Il percorso rientra nell’offerta formativa della Fondazione Museo storico per i 50 anni del Secondo statuto. Gli studenti che già si occupano di grafica, design, multimedialità saranno impegnati, assieme ai loro insegnanti, in una serie di attività laboratoriali e formative con un obiettivo finale: ovvero proporre soluzioni grafiche e comunicative (video) per “trasmettere” in modo innovativo i contenuti della mostra “La Pat si racconta” (visitabile nel palazzo della Provincia dal lunedì al venerdì con orario 9-12 e 14-17). Un’installazione, dunque, arricchita da grafiche e audiovisivi.
Prima dell’intervento dell’assessore, ai quasi 60 alunni è stata offerta da Ferrandi una breve spiegazione del Cinquantenario del Secondo statuto e del significato dell’autonomia. Un ragionamento che ha incluso la vicenda storica della Specialità trentina e la necessità di spiegarla in modo semplice, raggiungendo più persone possibile. “È tema talvolta ostico, complesso ma molto importante - ha detto Ferrandi -, che in fatto di comunicazione può trarre enorme beneficio dalla creatività ed espressività delle nuove generazioni. Per raccontare l’autonomia in modo nuovo nuovo e accattivante, il miglior antidoto all’autoreferenzialità. Ecco perché il vostro contributo potrà essere determinante”.
“I ragazzi sapranno certamente mettersi in gioco, con senso di responsabilità, impegno, coltivando il loro talento e utilizzando al meglio l’offerta formativa della scuola. Buon lavoro dunque ai ragazzi e agli insegnanti” ha concluso la dirigente scolastica Simoncelli.
