"Impronte nella scuola": conclusa la seconda edizione del progetto

Ragazzi e anziani insieme in una sfida a colpi di passi e indovinelli
Geocaching, scambio intergenerazionale, movimento all'aria aperta con utilizzo di tecnologie ICT per la promozione del benessere fisico, mentale e sociale degli anziani. Sono queste le premesse di “Impronte” che quest’anno ha coinvolto, oltre a 12 anziani, anche 24 studenti della scuola secondaria di primo grado “G. Bresadola” di Trento. Dopo un mese di sfida (da maggio a giugno 2018), la gara è giunta al termine: la squadra vincitrice è stata “Alpini Flash” che ha ottenuto 79 punti, accumulando 1 milione e 55mila 336 passi. Al secondo posto i “Millepiedi”, con 75 punti e 917.374 passi. Infine, distanziati di ben 11 punti, sul terzo scalino è salita la “Gang degli anziani” che ha conteggiato 601.936 passi e raccolto 26 cache.

Ma facciamo un passo indietro. Come nasce lo studio pilota “Impronte nella scuola”? “Si tratta” – spiegano Silvia Fornasini e Marco Dianti, ricercatori di FBK che hanno gestito il progetto – “del proseguimento di un primo esperimento effettuato nel 2017 ("Impronte"), che mirava a promuovere l’invecchiamento attivo attraverso un’attività basata sul movimento all'aria aperta utilizzando tecnologie ICT e il gioco. La caccia al tesoro “tecnologica” (geocaching) ha permesso di approfondire anche aspetti storici, culturali, sociali e narrativi. I buoni risultati che abbiamo ottenuto con la prima sperimentazione ci hanno portato all'idea di proporre un secondo studio che coinvolgesse un istituto scolastico trentino”. Obiettivi principali dell’iniziativa, promossa da “ TrentinoSalute4.0 ” (centro di competenza sulla sanità digitale di cui fanno parte l’Assessorato alla Salute e Solidarietà Sociale della Provincia di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Fondazione Bruno Kessler), sono l’attività fisica e l’incontro tra generazioni, che favoriscono la reciproca conoscenza e in particolare lo scambio di conoscenze e il confronto di abilità tra persone anziane e alunni, utenti digitali quotidiani. “Anche per questa seconda edizione” – specificano i ricercatori – “le azioni dei partecipanti sono state supportate da tecnologie di monitoraggio dell’attività fisica, come il braccialetto contapassi e lo smartphone. Abbiamo poi applicato i concetti di gamification alla promozione di uno stile di vita più attivo per tutti i concorrenti, che, attraverso il gioco, si sono sentiti maggiormente coinvolti nelle attività”.
Fondamentale la collaborazione con il Centro Servizi Anziani “Contrada Larga” e la cooperativa sociale Kaleidoscopio, da sempre impegnata in attività che incoraggiano l’invecchiamento attivo e l’adozione di comportamenti che possano favorire meccanismi socialmente virtuosi. Per questa edizione gli studenti, coordinati dall'educatore di Kaleidoscopio Cristiano Brunelli, si sono cimentati anche nell'ideazione del logo che è stato poi stampato sulle magliette dei ragazzi.
“Complimenti a tutti i partecipanti” – ha detto Diego Conforti, direttore dell’Ufficio Innovazione ricerca del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della PAT. “I numeri dei passi conteggiati ci hanno davvero impressionato. Speriamo che tutti mantengano questo ottimo stile di vita per tutta l’estate, ma anche nei mesi successivi”. E dunque un appello rivolto ai più giovani: “Più a lungo assumere uno stile di vita attivo, più facile sarà per voi mantenerlo negli anni con il minimo sforzo!” – ha concluso Conforti.

Per approfondimenti visita il sito del progetto "Impronte": https://progettoimpronte.wordpress.com/

Video (a cura di Paolo, volontario servizio civile presso Centro anziani Contrada Larga):

News 2017 "Progetto Impronte": https://magazine.fbk.eu/it/news/premiazione-del-progetto-impronte-per-favorire-linvecchiamento-attivo-e-linclusione/

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