L'ascolto come strumento di partecipazione e di inclusione
L’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina ha ricordato come il 20 novembre del 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia approvato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Ascoltare – ha aggiunto Tonina - significa riconoscere l’altro, dare spazio alla sua voce, accogliere il suo punto di vista. Ascoltare i più giovani, in particolare, significa permettere loro di essere protagonisti, per costruire assieme una società capace di includere e di innovare, obiettivo che il Trentino con la sua autonomia deve porsi”.
L’assessore Tonina ha sottolineato come il convegno sia il risultato di un lavoro corale e interdisciplinare ed ha rivolto il suo ringraziamento ai numerosi professionisti che insieme hanno costruito un percorso e che hanno messo in dialogo punti di vista e competenze differenti. Ha auspicato che si prosegua sulla strada di una collaborazione che metta sempre più al centro i diritti, i bisogni e i desideri dei bambini e dei ragazzi.
L’assessore provinciale all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa ha ricordato come quella di ascoltare sia una responsabilità che riguarda tutti. “Abbiamo il dovere di ascoltare i nostri ragazzi - ha detto - e loro hanno il diritto di essere ascoltati da noi”. Gerosa ha ricordato inoltre come l’ascolto sia essenziale nell’attività di accompagnamento dei giovani verso l’età adulta, anche nei confronti degli adolescenti che nel loro percorso possono vivere difficoltà o fragilità. L’assessore ha poi rivolto un invito a tutti gli attori del sistema a sostenere l’attività della scuola nell’accompagnamento dei giovani, che rappresentano il nostro futuro ma anche il nostro presente. “C’è bisogno – ha sottolineato – di una relazione forte con il territorio”. “Dobbiamo - ha concluso - dare ai giovani fondamenta solide con cui possano approcciarsi con consapevolezza e fiducia alle complessità della vita".
“Il tema - ha evidenziato Francesco Barone - è di grande interesse ed attualità e negli ultimi trent’anni ha subito una vera e propria rivoluzione copernicana, con il minore che è passato dall’essere oggetto di tutela a titolare effettivo del diritto. Fondamentale, dunque, è che l’ascolto sia concreto e reale, mettendo al centro il minore con le sue inclinazioni, desideri, bisogni ed esigenze ”.
In apertura sono intervenuti con un saluto anche Andrea Ziglio, dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, ed Elena Bravi, direttrice per l'integrazione socio sanitaria di Apss. Il programma dei lavori prevede gli interventi di numerosi esperti e, nel pomeriggio, due tavole rotonde.
Hanno partecipato all’organizzazione dell’evento la Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla salute, politiche sociali e cooperazione, Servizio Politiche Sociali, Servizio Istruzione, TSM – Trentino School of Management, Azienda provinciale per i Servizi Sanitari - Direzione per l’integrazione socio sanitaria, Unità Operativa di Psicologia e Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, la Garante dei diritti dei minori per la Provincia autonoma di Trento, Agevolando, UNICEF - Comitato di Trento e SOS Villaggio del Fanciullo di Trento.
Riprese e interviste
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