La Luna dal pozzo: il futuro si legge guardando al passato
La tre giorni di studio, prevista dal 19 al 21 luglio, sin dalla prima edizione richiama a confrontarsi su temi attuali esperti, giornalisti, diplomatici e docenti universitari italiani e stranieri, con l'obiettivo di interpretare dinamiche ed evoluzioni di complessi scenari scientifici, economici e geopolitici. Nella giornata del 20 luglio, proprio a mezzo secolo dall'impresa dell'Apollo 11, nella cornice del castello di Pergine, gli enti promotori in collaborazione con la Fondazione Castel Pergine e la Pro.Loco cittadina organizzeranno un convegno di studi che, oltre ad occuparsi dello storico allunaggio, indagherà il futuro dell'esplorazione aerospaziale con la partecipazione di ricercatori, astronomi e astrofisici. Il progetto prevede di coinvolgere anche gli istituti scolastici trentini di ogni ordine e grado attraverso iniziative specifiche.
"I percorsi per le scuole sono un valore aggiunto" ha commentato Bisesti, ricordando che il nostro territorio, pur geograficamente piccolo, ha moltissimo da offrire dal punto di vista culturale. "Questi eventi sono anche motivo di aggregazione sociale e inoltre affrontare un argomento non scontato e dai risvolti complessi rappresenta un'occasione per tutto il Trentino" ha concluso l'assessore.
Daniele Lazzeri, chairman del think tank internazionale “Il Nodo di Gordio” ha anticipato alcune iniziative correlate al convegno al qualificato pubblico del foyer, tra cui erano presenti figure istituzionali e alcune personalità del mondo culturale e scientifico, come il figlio dell'artista Othmar Winkler e l'ingegnere Bruno Strim, tornato in Trentino dopo gli anni trascorsi alla Nasa. Lo stesso Strim ha ricordato che alla fine degli anni 50 arrivare alla Luna sembrava impensabile, ma già il presidente degli Stati Uniti Kennedy nel 1961 annunciò che entro 10 anni l'obiettivo sarebbe stato raggiunto.
La luna dal pozzo è stato definito un progetto "under construction", pensato non solo per la riflessione scientifica e culturale di respiro internazionale, ma anche per la partecipazione popolare, con momenti dedicati a concerti, mostre e concorsi di idee, così da rendere ancora più forte il legame dell'iniziativa con la comunità che, come ha ricordato Denis Fontanari, referente culturale della Fondazione “Castel Pergine”, è da oggi - giorno dell'iscrizione al Tavolare - formalmente proprietaria del castello di Pergine. Un luogo che non vuole essere semplice location dell'evento, ma un crogiolo culturale per forgiare iniziative a beneficio di tutti.
In allegato comunicato stampa
Foto e filmato a cura dell'Ufficio Stampa