Opera Universitaria ha partecipato alle 3 giornate sul diritto allo studio

L'evento, organizzato da ANDISU, si è svolto fra Urbino, Forlì e Cesena dal 25 al 27 ottobre
Dal 25 al 27 ottobre fra Urbino, Forlì e Cesena si sono tenute le giornate sul diritto allo studio, organizzate da ANDISU, l'Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario. Una scelta non casuale quella delle location, si tratta infatti di tre città colpite da calamità naturali, a dimostrazione di un diritto allo studio concreto, che si confronta con l’attualità ed è al fianco del territorio. Al centro dell'agenda temi come la gestione degli alloggi, la dimensione comunitaria della residenzialità e il ruolo delle associazioni studentesche. Fra gli enti che hanno partecipato vi era anche l'Opera Universitaria di Trento.

Ad Urbino circa 60 esperti degli enti per il diritto allo studio su tutto il territorio hanno dialogato sul tema della residenzialità, sia per scambiarsi buone pratiche, sia per confrontarsi sui nuovi bisogni. È emersa, infatti, la necessità di prevedere, oltre ai servizi tradizionali (borse di studio, alloggio e ristorazione), il supporto psicologico, l’inclusione e strumenti di partecipazione alla vita sociale.
A seguire, il Comitato Esecutivo a Forlì che ha raccolto gli stimoli emersi dal confronto sul campo ed ha analizzato i dati sugli interventi PNRR, valutando le strategie di diritto allo studio per il futuro.
I lavori si sono conclusi venerdì 27 ottobre a Cesena con il Consiglio Nazionale, alla presenza del dirigente del Ministero dell’Università Giuseppe William Rossi.
Come ha affermato la presidente di Opera universitaria, Maria Laura Frigotto: “Queste occasioni sono sempre importanti per confrontare la nostra realtà con la situazione nazionale ed internazionale del diritto allo studio, e per prendere coscienza delle possibilità di crescita nell’immediato e nel futuro. Le linee sui cui investire sono due: l’incremento del numero di alloggi, avendo sotto controllo la dinamica dei prezzi, ed il potenziamento dei servizi. La creazione di una comunità universitaria ricca, vivace, multiculturale, permette non solo l’instaurarsi di rapporti umani importanti per la vita personale, ma è anche da stimolo per la generazione di idee che possono poi diventare progetti professionali ed imprenditoriali. Dobbiamo, dunque, pensare ad un’azione che possa essere incisiva su questi punti e possa portare la proposta trentina, affiancata alla proposta disciplinare dell’Università di di Trento, in cima alla lista delle preferenze degli studenti".

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