Scuola e università del futuro a EDUCA
A Palazzo Piomarta «simbolo della capacità di investire nella formazione di questo territorio», come ha sottolineato il sindaco Francesco Valduga, si è parlato con Viviana Sbardella, sovraintendente scolastica della Provincia di Trento, Paola Venuti, prorettrice per la didattica dell’Università di Trento e Paola Baratter, dirigente del Liceo Classico Prati di Trento, della “scuola che vorrei”, a partire dagli esiti di un’operazione di ascolto sulle loro aspettative condotta da ricercatori dell’Università di Trento in scuole di diverso ordine e grado e in alcune Facoltà.
Con più di 1.000 studenti al mattino e un incontro sulla scuola e l’università del futuro, si è aperto oggi, venerdì 14, il Festival Educa, la manifestazione che da 13 anni mette al centro l’attenzione collettiva all’educazione.
Nell’Aula Magna di Palazzo Piomarta «simbolo della capacità di investire nella formazione di questo territorio», come ha sottolineato il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, si è parlato con Viviana Sbardella, sovraintendente scolastica della Provincia di Trento, Paola Venuti, prorettrice per la didattica dell’Università di Trento e Paola Baratter, dirigente del Liceo Classico Prati di Trento, della “scuola che vorrei”, a partire dagli esiti di un’operazione di ascolto sulle loro aspettative condotta da ricercatori dell’Università di Trento in scuole di diverso ordine e grado e in alcune Facoltà.
«I bambini – spiega Paola Venuti - vorrebbero una scuola più pratica e attiva, con più lezioni pratiche e strumenti e strumenti tecnologici, con insegnanti comprensivi e più relazioni. I ragazzi vorrebbero una scuola più aperta, inclusiva e rispettosa dei bisogni dello studente. Gli universitari vorrebbero un’università più professionalizzante che guidi lo studente nelle scelte accademiche e al mondo lavorativo, che stimoli il dialogo e il pensiero critico».
«Il benessere – commenta Viviana Sbardella – è il nostro primo obiettivo da raggiungere nelle scuole trentine. È un percorso, però. Oggi, ad esempio, non sempre si ha la consapevolezza che il gioco sia uno strumento importante per l’apprendimento, per questo è fondamentale la formazione dei docenti affinché tutti abbiano gli strumenti adeguati per raggiungere l’obiettivo del benessere di studenti e insegnanti. Quello che manca è la capacità di mettere a sistema le buone pratiche presenti in alcune scuole».
Fino al 16 aprile continuano gli incontri, i laboratori e i confronti a Educa in uno spazio di dialogo dove tutti possono avere voce e rappresentare le loro visioni.
La partecipazione agli eventi è gratuita.
Info: 342 1281843 (dal lunedì al venerdì, ore 9-17), info@educaonline.it
Scarica il service video > https://bit.ly/3KYDoxw