Spinelli: “Libertà di stampa, valore fondamentale”

L’assessore ricorda l’impegno della Provincia in occasione dell’evento su media e diritti
La libertà di stampa è fondamentale, come pure la dignità del lavoro per gli operatori dell’informazione, minacciati dalla crisi dell’editoria che ha riflessi sul pluralismo. Ne è convinta la Provincia autonoma di Trento che, per voce del rappresentante della Giunta, l’assessore allo sviluppo economico e al lavoro Achille Spinelli, ha portato il suo contributo stamani a Palazzo Roccabruna in occasione dell’iniziativa #UnFuturoperl’Informazione, promossa a livello nazionale dal sindacato FNSI.

“Sono anni difficili per il settore della comunicazione, anche locale - ha ribadito Spinelli ricordando tra l’altro la recente chiusura del quotidiano Trentino - situazione alla quale si guarda con preoccupazione, mettendo in campo tutti gli strumenti che competono all’ente pubblico nel rispetto delle proprie competenze e soprattutto di quelle che necessariamente devono continuare a far capo all’impresa privata”. Il contratto del “giornalista pubblico” e, ancora prima, la legge per il sostegno dell’editoria locale richiamati anche dagli interventi dei rappresentanti del sindacato, rappresentano misure concrete su cui peraltro il monitoraggio e gli innesti migliorativi non si fermano mai. 

“Conosciamo del resto le difficoltà economiche del comparto - ha aggiunto l’assessore Spinelli - ma anche quelle dei lavoratori e specialmente dei giovani, considerando che qui il precariato ha dato il massimo della sua negatività”. Aprendo quindi alla proposta di “un patto con le istituzioni per il futuro dell’informazione” l’assessore ha annunciato una novità per la legge provinciale sull’editoria del 2016. “È allo studio l’ipotesi di un emendamento in grado di aumentare l’efficacia dei meccanismi della legge 18 del 2016, valorizzando ulteriormente progetti comunicativi e formativi che abbiano come focus la cultura e la storia del nostro territorio. Investire in questi beni immateriali è fondamentale per evitare che i nostri valori identitari poco a poco si disperdano - ha concluso Spinelli - ma è anche un modo interessante per garantire l’adeguato apporto professionale per la realizzazione di questi prodotti”.

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