Sulle tracce dei segreti di Tridentum
Cosa sono i beni culturali? Perché conservarli? Perché tutelarli? Perché valorizzarli? Come comunicarne l'importanza? Quale significato possono avere testimonianze archeologiche di duemila anni fa per i ragazzi del 2018 iperconnessi e immersi in un contesto altamente tecnologico? Sono solo alcune delle domande alle quali il progetto “Sulle tracce dei segreti di Tridentum” si propone di rispondere attraverso il concreto coinvolgimento del mondo della scuola. Gli studenti sono stati invitati e guidati a vivere e conoscere i beni culturali presenti sul territorio con particolare attenzione per quelli archeologici. Un modo per far sì che le giovani generazioni, cittadini in formazione, acquisiscano la consapevolezza che il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, è parte integrante della memoria di un territorio e della sua gente, ne costituisce l’essenza più profonda, le radici. La cultura deve essere “vissuta” perché è un mezzo imprescindibile per lo sviluppo personale. Si tratta di un patrimonio che appartiene a tutti e che tutti sono chiamati ad “amare, frequentare, prendersene cura”. Il percorso dei ragazzi si è articolato in incontri e uscite nel centro cittadino di Trento e allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas che conserva i resti di un quartiere di Tridentum e permette di immergersi in un “passato-presente” di 2000 anni fa, passeggiando lungo una strada romana proprio come i nostri antenati. Numerosi gli spunti di riflessione scaturiti dai partecipanti al progetto che con creatività e dal loro originale punto di vista hanno prodotto immagini, racconti, video, brani musicali, proposte di valorizzazione, brevi guide in arabo, francese e albanese, giochi che saranno presentati nella mostra. Nell'ottica dell'inclusione e dell'accessibilità è stata rivolta un'attenzione particolare alla disabilità con la creazione di appositi supporti per visitatori ipovedenti.
L’iniziativa assume ulteriore importanza in quanto il 2018 è stato proclamato dall’Unione europea Anno europeo del patrimonio culturale.
Al progetto hanno partecipato 39 classi delle scuole primarie Nicolodi, Crispi, Clarina, Cognola, Sopramonte di Trento, Roncegno, Novaledo, Caldonazzo, Cembra, Sover, Tiarno-Ledro, Concei, Rovereto, Isera, Giustino, delle scuole secondarie di primo grado Bronzetti Segantini, Bresadola (indirizzo musicale) di Trento, delle scuole secondarie di secondo grado Liceo Prati, Liceo Bonporti, Liceo da Vinci, Istituto Buonarroti Pozzo, Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti grafiche di Trento, Liceo Marie Curie di Pergine Valsugana, Istituto Depero di Rovereto, Istituto Pilati di Cles, Istituto di Istruzione Guetti di Tione.
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
