Trentino Trilingue: maggiore autonomia per le scuole e gradualità nell'attuazione

Via libera in Commissione all'aggiornamento del Piano
Maggiore autonomia per gli istituti scolastici nell'elaborare i percorsi di lingua straniera, gradualità nell'attuazione, flessibilità nell'uso degli strumenti con la possibilità di utilizzare altre metodologie oltre al CLIL e valorizzazione del personale docente. Queste le principali novità previste dall'aggiornamento del Piano Trentino Trilingue che oggi ha ottenuto il via libera dalla quinta commissione del Consiglio provinciale e sarà quindi approvato in via definitiva dalla Giunta nella seduta di venerdì. "Ogni piano deve avere dei momenti di monitoraggio e di aggiornamento - ha detto oggi il presidente Ugo Rossi durante la riunione della Commissione - che tengano conto dell'esperienza sul campo e quindi delle osservazioni che ci vengono dalle scuole. Con questo aggiornamento - abbiamo cercato di intercettare le criticità emerse, ma anche le buone pratiche, introducendo quindi elementi di quantità e di qualità per migliorare l'efficacia del Piano e per accrescere la consapevolezza della sua importanza fra la comunità trentina".

Partito a fine 2014 con un investimento, in parte sostenuto con i fondi europei, pari a 36 milioni di euro, il Piano Trentino Trilingue è andato via via crescendo nella sua attuazione. Le classi coinvolte nel 2015 erano 900 e sono ora arrivate a 2200, mentre a fine anno scolastico saranno 750 i docenti formati in maniera definitiva sulla metodologia Clil, 1077 complessivamente quelli coinvolti e 3000 gli studenti che hanno sostenuto il test linguistico realizzato da IPRASE. Le numerose informazioni raccolte in questa prima fase, derivanti da tutte le azioni di accompagnamento, monitoraggio interno e valutazione realizzate nell’arco del biennio 2015-2017, permettono ora di disporre di un’ampia gamma di elementi utili ad un perfezionamento della programmazione prevista nel primo stralcio del Piano.

Questi in sintesi i principali interventi di aggiornamento previsti:

- ridefinire le modalità con cui attuare il ClLIL;
 - incarico a Iprase per potenziamento delle forme di accompagnamento e sostegno del Piano quali: formazione dei docenti, messa a disposizione di materiali Clil e test linguistici, organizzazione di eventi di disseminazione e costante monitoraggio e valutazione di impatto delle azioni previste;
- previsione di una direttiva ad Apran per individuare forme di incentivazione dell’impegno richiesto ai docenti che sono direttamente impegnati in attività didattiche del Piano in CLIL.

L'intervista al presidente Ugo Rossi

Intervista a cura dell'Ufficio Stampa 

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