Trentino e Land Tirolo, il protocollo per l’insegnamento bilingue

Scuola, la decisione della Giunta su proposta della vicepresidente Gerosa
Proseguire e consolidare la collaborazione e l’insegnamento bilingue nelle scuole di Trento e di Innsbruck, è questa in sintesi la finalità del protocollo d’intesa tra la Provincia autonoma di Trento e il Land Tirolo approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta della Vicepresidente Francesca Gerosa. “Ritengo fondamentale garantire continuità ad iniziative come quella oggetto di questo protocollo – ha affermato la vicepresidente a margine della Giunta. – Nello specifico si tratta di una collaborazione per la creazione di sezioni bilingui nella scuola secondaria di primo grado, con programmi integrati a Trento e a Innsbruck, attraverso l’interscambio di docenti. Ritengo che attività di questo tipo stimolano, incentivano e migliorano la conoscenza della lingua tedesca, sia da parte dei docenti che da parte degli studenti trentini in un’ottica “euroregionale”.

Considerata la valenza didattico-educativa del percorso di classi bilingui, i riscontri positivi dei dirigenti delle istituzioni scolastiche coinvolte nel progetto, gli effetti positivi dell’apprendimento in giovane età e la volontà della Provincia autonoma di Trento e del Land Tirolo di proseguire con tutte le azioni di collaborazione attualmente in essere tra i sistemi scolastici dei due territori, il provvedimento approvato oggi intende dare prosieguo alle sezioni di scuola bilingui con programmi integrati tra Trento ed Innsbruck.

Il protocollo, attivo dal 2005, conferma l’Istituto Trento 2 di Cognola quale scuola bilingue coinvolta nel progetto. Il numero di docenti coinvolti è di sei docenti per territorio. Tra gli elementi di novità introdotti dal protocollo vi è la permanenza massima, di norma di quattro anni, dei docenti che partecipano alla mobilità nel Land Tirolo.

I docenti trentini che svolgono il periodo di insegnamento in Tirolo hanno così la possibilità di acquisire maggiori competenze linguistiche, una conoscenza più approfondita della cultura del Paese ospitante e l’opportunità di vivere un’esperienza professionale arricchita dallo scambio di metodologie e prassi didattiche. Al rientro nel sistema scolastico trentino, i docenti metteranno a disposizione dei colleghi le competenze sviluppate, rendendo il progetto anche uno strumento che contribuisce a “formare i formatori”, in una prospettiva europea, al fine di garantire un sistema educativo di qualità, basato sull’utilizzo di metodologie didattiche diversificate, inclusive ed innovative.

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