Comunicato stampa
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Pubblicato il
Giovedì, 23 Maggio 2024
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Modificato il
Giovedì, 23 Maggio 2024
Come può evolvere la scuola per dare ai giovani la formazione adatta per farli entrare in un mondo del lavoro in continua trasformazione, qual è il ruolo dell'innovazione tecnologica e come motivare i docenti, aprendo un percorso di carriera in grado di valorizzarli. Sono i grandi temi che ha affrontato l'incontro "La scuola del futuro", a cui hanno partecipato l’esperta di trasformazione digitale e docente universitaria, già manager di Microsoft, Roberta Cocco e l’economista e - dal 2008 - direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto, assieme al giornalista del Sole 24 Ore Gianfranco Ursino. Tra il pubblico in sala, la vicepresidente e assessore all'istruzione della Provincia autonoma di Trento, numerosi dirigenti scolastici, il presidente della Consulta provinciale e vice portavoce nazionale degli Studenti, l'assessore all'istruzione della passata legislatura e tanti giovani di diverse età, dalla scuola primaria alle superiori.
Al centro del dibattito anche l'intelligenza artificiale, come può essere insegnata, capita e compresa. "La scuola deve fare velocemente un aggiornamento, nella consapevolezza di come utilizzare questi strumenti. I giovani sono nati immersi nella tecnologia, ma questo non significa essere consapevoli delle sue potenzialità e dei rischi, c'è bisogno di formazione", ha detto Cocco, auspicando un "patto generazionale, con il quale i giovani mettano la loro competenza sulla tecnologia e le persone più adulte l’approccio al lavoro". Per Gavosto "Certi tipi di competenze non verranno mai sostituiti con l’intelligenza artificiale, per esempio l’intelligenza emotiva, la socializzazione, la capacità di decidere con poche informazione. L’IA ha bisogno di tantissime informazioni per arrivare al termine del percorso, mentre l’intelligenza umana ci riesce con poche informazioni".