Comunicato stampa
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Pubblicato il
Sabato, 24 Maggio 2025
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Modificato il
Sabato, 24 Maggio 2025
Intervenire sulle “fughe di cervelli”, mantenendo studenti e ricercatori in Italia od agevolandone il rientro, ed al contempo attirare gli studenti dall’estero, attraverso la creazione di strutture, reti ed opportunità di ricerca, eliminando i limiti burocratici, alzando i salari e facendo ecosistema. Questa la ricetta del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, intervenuta nell’ambito del Festival dell’Economia al Palazzo della Regione insieme alla rettrice del politecnico di Milano Donatella Sciuto. In sala fra i presenti anche il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, Achille Spinelli.
Il panel “Finanziamenti internazionali, ricerca e università” moderato dal giornalista di Radio 24 e Il Sole 24 Ore Simone Spetia è stato aperto con una riflessione su quanto sta succedendo negli Stati Uniti tra il governo Trump e l’Università di Harvard, con il primo che ha vietato di accettare studenti stranieri e lo storico ateneo che cerca di resistere facendogli causa. “Se gli Stati Uniti si stanno facendo male da soli? Posso dire che noi stiamo facendo il contrario di Trump: la nostra priorità è garantire libertà e cosmopolitismo con un unico limite. Vogliamo attrarre nel nostro paese risorse umane perché la ricerca, l’università e la formazione non devono avere confini ma connessioni” ha precisato Bernini, ricordando come studenti, docenti e ricercatori siano capitale umano e non politico.