Comunicato stampa
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            Pubblicato il
            Lunedì, 03 Novembre 2025
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            Modificato il
            Lunedì, 03 Novembre 2025
        
        
                    
                
Sono stati illustrati oggi dal presidente Maurizio Fugatti e dall’assessore all’istruzione Francesca Gerosa, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Belli del palazzo sede della Provincia, i principi ed i nuovi punti cardine del Disegno di Legge per la riforma del recupero delle carenze formative e delle capacità relazionali degli studenti del secondo ciclo di istruzione, un intervento strutturale che mira a rendere più equo, coerente e personalizzato sui bisogni degli studenti il percorso scolastico in Trentino. La proposta introduce un nuovo modello a “Cicli biennali”, pensato per superare l’attuale gestione delle carenze formative e per costruire un sistema più continuo, trasparente e orientato al successo formativo di ciascun ragazzo. Introdotta anche la Carta degli studenti e delle studentesse
“Si tratta di un lavoro di approfondimento che parte da lontano. Come avevo preannunciato, abbiamo avviato un’analisi del sistema attuale cui si è aggiunta un’analisi sul tema delle capacità relazionali a seguito della riforma nazionale sul voto in condotta, che entrano a far parte del DDL assieme ai principi che connotano la “via trentina”. Ho voluto responsabilizzare gli studenti, introducendo al contempo anche Piani di recupero d’istituto in modo da garantire omogeneità di tutto il sistema e piani individualizzati, con un costante monitoraggio degli esiti. Fondamentale  sarà dare tempestive informazioni alle famiglie anche grazie a una nuova sezione del registro elettronico dedicato alle carenze. Un’altra novità è l’introduzione della Carta degli studenti e delle studentesse che andrà a regolare diritti e doveri e verrà inserita nel nostro sistema. Per quanto riguarda le capacità relazionali, inoltre, abbiamo di fronte una vera rivoluzione perché saranno oggetto di valutazione e come tali se insufficienti saranno considerate carenze da recuperare al pari delle altre discipline, dando così centralità alla crescita degli studenti come persone e ai valori del rispetto e della partecipazione. Per l’esame di maturità, come avviene nel resto d’Italia, in caso di non sufficienza nelle capacità relazionali al termine dell’ultimo anno, anche in Trentino i ragazzi non saranno ammessi”, ha spiegato Gerosa, ringraziando tutti i componenti del tavolo di lavoro che ha portato alla redazione del DDL.
Il presidente Fugatti ha ribadito come si tratti di una vera e propria innovazione all’interno del sistema scolastico trentino: “Il dibattito su questo tema c’è sempre stato, il Trentino ha fatto da tempo la sua scelta, ma lo studio puntuale che è stato portato avanti ha messo in evidenza le criticità da affrontare: la nostra è una via autonoma che mira a  responsabilizzare gli studenti ma al contempo a personalizzarne il recupero. Le carenze degli studenti non sono sempre dovute alla volontà di non affrontare le materie, ma anche a percorsi di scelta della scuola e ai tempi di recupero di ciascuno. Crediamo che questo nuovo modello potrà essere di riferimento anche per altre realtà, non solo per il sistema trentino”.