Comunicato stampa
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Pubblicato il
Martedì, 26 Gennaio 2021
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Modificato il
Lunedì, 01 Febbraio 2021
“Internato all’età di 11 anni, in mezza giornata persi il mio nome e divenni un numero”. Oleg Mandić è l’ultimo bambino di Auschwitz: fu lui a chiudere i cancelli del campo di sterminio il 27 gennaio 1945 dopo 8 mesi di prigionia. La sua testimonianza è stata ascoltata questa mattina da oltre 3.000 studenti e studentesse trentini e circa 5.000 coetanei del resto d'Italia, collegati con le loro classi allo streaming proposto nell’ambito di Living Memory, il Festival della Memoria creato dall’associazione Terra del Fuoco Trentino in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino e sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento. Il testimone degli orrori nazisti, in collegamento dalla sua abitazione in Croazia, ha lanciato un appello ai giovani per contrastare i negazionisti della Shoah e interloquito con la giornalista Denise Rocca - che ha anche posto alcuni interrogativi formulati dai ragazzi - e il direttore della Fondazione Museo storico, Giuseppe Ferrandi. Stasera alle 20.30 attraverso il sito https://www.terradelfuocotrentino.org/living-memory-on-air sarà trasmesso in diretta un nuovo incontro con Mandić, dedicato a tutta la popolazione.