Le mele del signor Peabody

Non vi proponiamo questo libro perché è scritto dalla notissima cantante, ma perché è un bel libro sia per la storia in sé sia per le illustrazioni che ben si inseriscono nel testo e ne ampliano la lettura. Madonna che nella postfazione dedica questo libro a tutti gli insegnanti del mondo, ci fa sapere che questa storia vecchia di trecento anni le è stata raccontata dal suo insegnante di Kabbalah. Una storia 'sul potere delle parole. E sul come dobbiamo sceglierle attentamente per evitare di danneggiare gli altri'. E questo senso la storia, lievemente e armoniosamente raccontata anche dalle illustrazioni, lo riesce a trasmettere, crediamo, anche ai bambini. Il signor Peabody è un ottimo allenatore di baseball al sabato, durante la settimana è un amato e stimato insegnante elementare. Di ritorno da un allenamento, Tommy, un bambino della sua scuola osserva l'insegnante che, davanti ad una bancarella di frutta, prende una bella mela, l'addenta e se ne va senza pagare. Subito lo racconta in giro, il sabato successivo Tommy è insieme ad alcuni amici sul lato opposto della strada e la scena si ripete, il maestro sceglie la mela più lucida e se ne va, e così altre volte. La notizia che il maestro fosse un ladro aveva ormai fatto il giro della città, finché Bill, un bambino della squadra non ce la fa più e ne parla con lui. Questi lo porta dal fruttivendolo, gli regala la mela e Bill, con enorme stupore scopre che il maestro, le mele, come d'accordo, le pagherà tutte insieme una volta in settimana. Bill corre da Tommy che subito si vuole scusare con il maestro. Il maestro lo scusa ma gli propone per rimediare di andare in un prato con un cuscino di piume. Arrivati lì, chiede a Tommy di tagliare il cuscino, di spargere tutte le piume che con l'aiuto del vento volano ovunque. Tommy stupito chiede al maestro se ora il danno sia rimediato. No, Tommy dovrà ora raccogliere tutte le piume che rappresentano ogni abitante della città a conoscenza del fatto che il maestro è un ladro. E quando Tommy costata che avrà un bel da fare per raccoglierle di nuovo tutte, il maestro sorridendo gli ricorda di non aver fretta di giudicare un persona e di non dimenticare il potere delle parole.