Il quaderno di Eurydice n. 25 riporta i risultati di una serie approfondita di ricognizioni nei sistemi scolastici di alcuni Paesi per quanto riguarda l'educazione degli adulti. Vengono illustrate esperienze formative, dati statistici e soprattutto buone pratiche di Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Ungheria. Di ciascun Paese vengono illustrati il quadro di riferimento, il contesto storico e politico, le principali fonti normative, gli obiettivi generali e i soggetti coinvolti, i tipi di istituti, i formatori, la struttura organizzativa, i programmi di studio, le aree di specializzazione, le modalità di accesso, le metodologie didattiche, i finanziamenti, la valutazione, la certificazione, le più importanti questioni dei dibattiti in corso.

Il nuovo quaderno costituisce un utile aggiornamento di quello precedente del 1999. Attraverso l'esame comparativo dà conto anche dei cambiamenti avvenuti dopo la definizione degli obiettivi da raggiungere entro il 2010 per il lifelong learning. Delle diverse strade percorse per rispettare gli obiettivi dell'agenda di Lisbona vengono individuati alcuni punti in comune: in quasi tutti i Paesi, per esempio, i corsi si svolgono presso istituti scolastici ordinari e istituzioni predisposte ad hoc. Inoltre, in area anglosassone dove tradizionalmente il ruolo della comunità è più forte, i centri per adulti si occupano anche di attività ricreative, al di fuori della formazione in senso stretto.

Da ultimo il quaderno rileva il crescente interesse dei governi per la formazione degli adulti e per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita che ha posto problemi di armonizzazione dei sistemi scolastici nonché di valutazione della qualità dell'offerta formativa.