Cronache della guerra in casa
Alle numerose testimonianze di chi per scelta o per costrizione abbandonò le città e le valli del Trentino (profughi e combattenti, internati e fuorusciti), si sono aggiunte, scoperte e studiate perlopiù in questi ultimi anni, quelle di coloro che rimasero a vivere nelle proprie comunità anche dopo l’apertura del fronte meridionale. Le “cronache” di donne e di uomini, di diversa estrazione sociale e che ricoprivano differenti ruoli nella società trentina, descrivono, con l’immediatezza dell’esperienza patita, le privazioni, le requisizioni, il rigido controllo dei consumi, la militarizzazione della vita civile, la progressiva soggezione politica. E registrano poi la “guerra in casa”: lo stanziamento di truppe, i campi dei prigionieri, l’occupazione militare italiana, bombardamenti e rovine.
Il seminario intende innanzitutto offrire un largo censimento di “cronache” (diari, libri di famiglia, album fotografici, lettere private e pubbliche, memoriali) e nel contempo rilevare la complessità documentaria di quegli “sguardi
