Progetto “Reload - ricambio generazionale”, Fugatti: ”Studiare per fare l'artigiano può essere una garanzia per il futuro"

Oggi la presentazione del protocollo d’intesa con l’Associazione Artigiani
Contrastare la disoccupazione, in particolare quella giovanile, sostenere la nascita di impresa nel comparto dell’artigianato, investire sulla crescita delle competenze delle micro e piccole imprese, soprattutto artigiane, per promuovere la crescita economica e lo sviluppo del Trentino, evitare la perdita di esperienze e capacità a fronte della cessazione di attività e favorire il ricambio generazionale: da queste premesse muove il protocollo d’intesa tra la Provincia autonoma di Trento e l’Associazione Artigiani Trentino, firmato oggi dal presidente dell’associazione Marco Segatta e dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, alla presenza dell’assessore provinciale all’artigianato Roberto Failoni.
Il protocollo aggiorna i contenuti del “Progetto Reload” che era stato seguito da Agenzia del Lavoro e dal Dipartimento sviluppo economico della Provincia.
"Fare l'artigiano è impegnarsi in un percorso di crescita professionale, educativa ed economica" ha commentato il presidente Fugatti. "Come Giunta crediamo sia importante che le famiglie sappiano delle opportunità che offre una scuola professionale: formarsi per fare l'artigiano può essere una garanzia per il futuro" ha detto ancora il presidente.
“Il grido di allarme della mancanza di manodopera qualificata arriva da ogni parte del Trentino" ha detto l’assessore Failoni, "Questo protocollo vuole dare delle risposte ad una sfida che riguarda il mondo della scuola e quello artigianale, facendo squadra possiamo far emergere la consapevolezza che un sistema integrato può dare risposte reali e far conoscere le tante opportunità che ci sono per i giovani”.
Nel corso dell'incontro è stata anche presentata la campagna di comunicazione "Tu che cosa farai da grande?" curata dall'Alta formazione grafica dell'Istituto Artigianelli in collaborazione con il Servizio Artigianato e Commercio e l'Ufficio Stampa della Provincia, che vuole veicolare il messaggio della positività della scelta della formazione professionale.

Marco Segatta ha sottolineato la necessità di valorizzare i talenti e orientare i giovani, per far fronte al problema della mancanza di ricambio generazionale: "Tanti artigiani arrivati all'età della pensione si trovano costretti a chiudere l'attività, questo progetto vuole offrire maggiori possibilità di subentrare, acquisendo conoscenze, attraverso l'affiancamento del maestro artigiano con chi vuole iniziare una nuova attività, favorendo così anche l'occupazione".
Il dirigente scolastico Federico Samaden ha invece ricordato la grande tradizione della formazione professionale trentina, "un modello apprezzato in tutta Europa". "Problem solving, senso di orgoglio per il proprio lavoro, qualità attraverso la cura dei particolari, non conoscere la fatica: sono le abilità che possiede un artigiano e che tutte le scuole dovrebbero trasmettere" ha detto Samaden.

"Reload", termine da cui prende nome il progetto, significa caricare di nuovo, ricaricare: l'artigiano che giunge al termine della sua attività lavorativa non lascia che questa si esaurisca, ma permette che si rinnovi, fornendo a chi prenderà il suo posto tutte le sue competenze e le sue conoscenze. Allo stesso modo un giovane artigiano o aspirante tale viene "caricato", come avviene per un file, di nuove competenze e conoscenze, per proseguire l'attività del suo predecessore. A questo fine, saranno realizzati interventi di formazione in azienda, e fuori da questa, per chi è interessato ad avviare una propria attività. Si svilupperanno azioni di promozione delle professioni artigiane nell’ambito del sistema scolastico e formativo provinciale, anche per accrescere le professionalità utili all’inserimento nelle aziende che già operano sul territorio provinciale. Sono previste inoltre attività di facilitazione nell’accesso al credito e di garanzia sui finanziamenti necessari all’avvio di nuove attività imprenditoriali.

La Provincia opererà soprattutto attraverso Trentino Sviluppo e Agenzia del lavoro. Trentino Sviluppo dovrà individuare e rendere disponibili all’Associazione Artigiani le risorse economiche necessarie, integrare le azioni attuate dall’Associazione, in particolare per la parte dei servizi di consulenza e assistenza tecnica al ricambio generazionale e allo start up d’impresa, e dovrà inoltre ricercare e sviluppare, in collaborazione con il Dipartimento sviluppo economico e lavoro, possibili forme di accesso al credito da parte degli aspiranti imprenditori. Agenzia del Lavoro avrà il compito di finanziare o attuare attività formative, di attuare il progetto di intervento sull’imprenditorialità giovanile denominato YEP, Youth Entrepreuner Path, di realizzare campagne di sensibilizzazione, di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore artigiano, sia per nuovi imprenditori che per soggetti disoccupati.

Saranno coinvolti anche l’Assessorato all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo per la promozione, in collaborazione con l’Ufficio stampa della Provincia, dell’artigianato e delle numerose e qualificate opportunità di lavoro e crescita che questo offre e l’Assessorato all’Istruzione, Università e Cultura, nell’ambito delle iniziative di orientamento previste dal sistema scolastico e formativo provinciale, per una maggiore conoscenza fra gli studenti delle professioni artigiane e di progetti di sviluppo della capacità imprenditoriale. Si punta anche a facilitare la dislocazione sul territorio delle attività formative, per esempio attraverso l'eventuale programmazione di percorsi serali e la promozione e lo sviluppo dell’apprendistato duale. Se i ragazzi e le loro famiglie non colgono le opportunità che il mondo dell'artigianato offre, e quindi non partecipano ai percorsi formativi delle scuole professionali, non ci saranno nuove risorse da immettere nel mondo del lavoro in questo settore, a rischio di perdere capacità e potenzialità preziose.

L’Associazione Artigiani si impegna a sensibilizzare territorio e settori produttivi sulle opportunità offerte dal protocollo, valorizzare gli strumenti esistenti per la rilevazione dei fabbisogni delle imprese, ideare e realizzare specifiche azioni di orientamento al lavoro artigiano e all’imprenditorialità, mappare le aziende prossime al ricambio ed interessate ad un affiancamento nei ruoli imprenditoriali, realizzare interventi di accompagnamento degli aspiranti imprenditori.

Fotoservizio e immagini a cura dell'ufficio Stampa

In allegato: interviste e protocollo d'intesa

(sil.me)

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