Sicurezza in rete, l’impegno per rafforzare l’alleanza scuola, famiglia, esperti e comunità

L’assessore Bisesti al Safer Internet Day 2023 con 1.200 alunni “nativi digitali”. Praticamente tutti hanno il cellulare, molti usano tiktok e instagram
“Chi di voi ha il telefonino?” chiede dal palco Emanuela Faes, assistente capo coordinatore della polizia delle comunicazioni, alla platea di 1.200 alunne e alunni di prima media. Ad alzare la mano è praticamente tutta la sala, così come quando si chiede chi ha whatsapp. Molti poi hanno gli account tiktok e instagram malgrado, norme alla mano, sia richiesta un’età minima superiore di qualche anno a quella dei presenti. Questi i “nativi digitali”, i pre-adolescenti di oggi, a cui guarda il Safer Internet Day 2023 “Insieme per un internet migliore”. L’iniziativa che ha chiamato a raccolta nell’auditorium Santa Chiara gli studenti di 10 istituti di Trento, per far riflettere i ragazzi sull’uso consapevole della rete e sulle responsabilità di ciascuno. “I nostri istituti – afferma l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti – sono in prima fila su questo tema, come testimonia la giornata di oggi: un momento di festa, ma anche di consapevolezza e aggregazione. L’impegno per l’approccio corretto al digitale è portato avanti durante tutto l’anno. Le nuove tecnologie sono infatti un’opportunità, ma nascondono anche molte insidie. È fondamentale quindi avere una forte sinergia, un’alleanza tra scuola, famiglia, comunità, con il ruolo determinante degli esperti come gli agenti della polizia postale e delle comunicazioni. Lo scopo è fornire gli strumenti adatti ai ragazzi, prevenire i rischi e i comportamenti scorretti, a partire dal cyber bullismo. Fare in modo che soprattutto i più piccoli siano sempre protetti e in sicurezza. Come Provincia – conclude l’assessore – stiamo facendo tanto. Ad esempio abbiamo ampliato i finanziamenti per i bandi e i progetti che aiutano le scuole ad essere certificate bulli-free”.

Durante l’evento, sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, con la partecipazione di Comune di Trento e Polizia di Stato, sono intervenuti oltre a Bisesti e Faes la dirigente scolastica dell’istituto Trento 5 Paola Pasqualin, Marco Linardi (del progetto Stra.Bene del Comune di Trento), Nicola Sordo, attore e presentatore, e lo studente del liceo artistico Vittoria Alessio Grisenti.

“Il Safer Internet Day – così Pasqualin – è dedicato quest’anno all’essere in rete, per sottolineare quella che è la dimensione del reale delle relazioni virtuali. Una dimensione che fa parte della vita quotidiana dei ragazzi, come l’incontro di persona, e di cui i giovani ne sono consapevoli, più degli adulti”. Gli effetti dei comportamenti nella sfera digitale, pensiamo al cyberbullismo, sono assolutamente reali. Ecco perché è importante una formazione che coinvolga in primo luogo coloro che – come confermato dal piccolo sondaggio in sala – in larga parte possiedono uno smartphone e utilizzano social e applicazioni.

I protagonisti siete soprattutto voi, è il messaggio rivolto a ragazze e ragazzi, da Faes, che ha poi ringraziato gli alunni per il contributo dato ai progetti elaborati nel corso dell’anno scolastico.
La mattinata è stata infatti anche l’occasione per “restituire” ai giovani i lavori svolti a partire da settembre sul tema del digitale, focalizzati in particolare sull’utilizzo dei videogiochi e dell’immagine di sé nella rete. Una serie di elaborati che è stata pensata e prodotta direttamente dai ragazzi, con l’aiuto dei docenti.

Stasera alle 20.30 sempre al Santa Chiara per il Safer Internet Day 2023, l’appuntamento per genitori e personale scolastico, a cui parteciperà tra gli altri Vera Gheno, sociolinguista e saggista, specializzata in comunicazione digitale.

Immagini e interviste a cura dell’Ufficio stampa

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Al Safer Internet Day 2023 per riflettere sull’uso consapevole della rete e le responsabilità di ciascuno (da destra Marco Linardi del progetto Stra.Bene del Comune di Trento, Emanuela Faes assistente capo coordinatore della polizia delle comunicazioni, Mirko Bisesti assessore provinciale all’istruzione cultura e università)
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