Alternanza scuola-lavoro: i soggetti coinvolti

Sono le diverse figure professionali della scuola e dell’azienda o dell’ente che ospita lo studente e che a diverso titolo e ruolo sono coinvolte nel tirocinio, collaborando nei vari passaggi delle attività fino alla conclusione del progetto

Quali sono le figure dell’alternanza scuola-lavoro

Nel processo di progettazione, attivazione, accompagnamento, monitoraggio e valutazione dei percorsi che gli studenti svolgono in alternanza scuola-lavoro intervengono più soggetti, in varia misura e in momenti diversi.
I principali soggetti sono:

  • il dirigente scolastico/dirigente o direttore dell'istituzione formativa
  • il referente d’Istituto per l'alternanza scuola – lavoro/coordinatore dell’istituzione formativa
  • il docente tutor interno
  • il tutor formativo esterno (tutor aziendale)
Il dirigente scolastico/dirigente o direttore dell'istituzione formativa

Il dirigente scolastico o dell'istituzione formativa ha il compito di:

  • individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola - lavoro
  • stipulare convenzioni finalizzate anche a favorire l’orientamento dello studente
  • verificare che l’ambiente di apprendimento sia consono al numero degli studenti ammessi in una struttura e adeguato alle effettive capacità tecnologiche, organizzative e didattiche della stessa
  • redigere, al termine dell’anno scolastico, con il supporto del docente tutor interno, una scheda di valutazione delle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando lo specifico potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione
Il referente di Istituto per l'alternanza scuola – lavoro/coordinatore dell’istituzione formativa

Nelle istituzioni scolastiche e formative del sistema trentino, i dirigenti hanno individuato un docente referente incaricato per l'alternanza e/o referente di progetto. Questa figura di referente di Istituto/coordinatore dell’istituzione formativa ha il compito di:

  • organizzare l’alternanza a livello complessivo, curando l’organizzazione interna, le relazioni con le imprese e la gestione della documentazione, a partire dalla convenzione
  • progettare i percorsi formativi rispetto ai profili di prestazione/competenza, ai curricoli dei diversi indirizzi ed il format del progetto formativo individualizzato
  • relazionarsi con le altre figure dell'alternanza, coordinare e supportare la realizzazione delle attività e dei progetti formativi nelle diverse classi
Il docente tutor interno

Il dirigente scolastico individua un docente tutor interno che svolge le seguenti funzioni:

  • elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale)
  • assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento
  • gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di alternanza scuola - lavoro, rapportandosi con il tutor esterno
  • monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse
  • valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente
  • promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello studente coinvolto
  • informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico o dell'istituzione formativa, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventuale riallineamento della classe
  • assiste il Dirigente Scolastico o dell'istituzione formativa nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione
Il tutor formativo esterno (tutor aziendale)

La struttura ospitante ha il compito di individuare un tutor formativo esterno (detto anche tutor aziendale), che assicura il raccordo tra la struttura ospitante e l'istituzione scolastica e rappresenta la figura di riferimento dello studente all'interno dell'impresa o dell'ente. Il tutor esterno è incaricato delle seguenti funzioni:

  • collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di alternanza
  • favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso
  • garantisce l’informazione/formazione dello/i studente/i sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne
  • pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante
  • verifica il rispetto da parte dello studente degli obblighi propri di ciascun lavoratore (di cui all’art. 20 D. Lgs. 81/2008). In particolare le violazioni da parte dello studente di tali obblighi saranno segnalate dal tutor formativo esterno al docente tutor interno affinché quest’ultimo possa attivare le azioni necessarie
  • coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza
  • fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo

Quali sono gli ambiti di collaborazione del tutor interno ed esterno

Per la riuscita del tirocinio curriculare, il tutor interno e il tutor esterno condividono i seguenti compiti:

  • predisposizione del percorso formativo personalizzato, anche con riguardo alla disciplina della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. In particolare, il docente tutor interno dovrà collaborare col tutor formativo esterno al fine dell’individuazione delle attività richieste dal progetto formativo e delle misure di prevenzione necessarie alla tutela dello studente
  • controllo della frequenza e dell’attuazione del percorso formativo personalizzato
  • raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto lavorativo
  • elaborazione di un report sull’esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione delle competenze da parte del Consiglio di classe
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