Contrasto alle discriminazioni

Educazione al RISPETTO come base per il vivere civile

Cos'è

L’art. 3 della Costituzione Italiana riporta : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

La lotta contro ogni forma di discriminazione trova la sua legittimazione anche nell’art. 21 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea: “…è’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali”.

La natura Universale dell’Agenda 2030, adottata dall’assemblea generale ONU nel settembre 2015 è esplicitamente basata sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e sui trattati internazionali sui diritti umani ( sdg.humanrights.dk ). Il suo collegamento con ogni attività diretta alla ricerca e mantenimento della pace mondiale, del miglioramento costante delle condizioni di vita e del rafforzamento dei principi di dignità, equità, giustizia e rispetto destinati alla salvaguardia della Terra comporta particolare attenzione da parte del sistema educativo scolastico, verso i suoi contenuti.

Racconta lo scrittore Andrea Camilleri “ Una leggenda africana ci aiuta a dare ognuno con responsabilità il proprio contributo, facendo la propria parte... Nella foresta scoppia un enorme incendio, dopo un po’, gli animali che vi abitano si rendono conto che quell’incendio divamperà sempre di più, finirà per distruggere la foresta e loro stessi se non scappano via subito. Si danno tutti a una fuga disperata. L’ultimo a fuggire è il leone perché, essendo il re degli animali, si sente in dovere di abbandonare per ultimo quel luogo. Ma, quando sta per uscire dall’inferno di fiamme, vede un piccolissimo uccello, un colibrì, che vola verso la foresta incendiata avendo sul petto una piccola goccia d’acqua. Stupito, il leone gli chiede: “Ma perché vai verso l’incendio?”. E il colibrì, mostrandogli la goccia d’acqua, ribatte: “Vado a fare la mia parte!”

La discriminazione nasce da pregiudizi che sono attribuiti a una determinata minoranza e che possono riguardare diversi aspetti quali ad esempio l’origine etnica e le caratteristiche razziali; l’orientamento sessuale; la religione, l’età, le caratteristiche fisiche, l’appartenenza a determinate categorie sociali ecc.

Educazione al RISPETTO

Il Piano Nazionale al Rispetto è finalizzato a promuovere negli istituti scolastici un’insieme di azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione di competenze trasversali, sociali e civiche che rientrano nell’educazione alla cittadinanza. L’impianto è ispirato dall’art. 3 della Costituzione, ma è anche strettamente collegabile ai 17 goals dell’Agenda 2030 e alle principali Convenzioni di tutela e difesa dei diritti umani ed ha l’obiettivo di superare le disuguaglianze e i pregiudizi coinvolgendo studenti, docenti e famiglie.

Il Piano nazionale delinea 10 azioni chiare: a) portale www.noisiamopari.it del Miur , b) linee guida nazionali (L.N. n. 107/2015), c) linee per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo d) promozione della educazione al rispetto nelle scuole e) lotta al discorso d’ odio f) calendario religioni g) formazione docenti h) distribuzione della Costituzione nelle scuole I) osservatori nazionali l) patto di corresponsabilità.

Come vengono attivati gli interventi

In ambito scolastico, attraverso l’ordinaria attività didattica perseguita grazie agli orientamenti forniti dai Piani di Studio provinciali e declinati nei Piani di Istituto, con il supporto delle linee guida dedicate ai temi e avvalendosi della possibilità di partecipare a bandi appositamente messi a disposizione al fine attivare delle iniziative informative e formative sui temi, in un’ottica preventiva a contrasto delle discriminazioni.

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