Educazione civica e alla cittadinanza
Formare cittadini responsabili e attivi promuovendo la partecipazione alla vita civica culturale e sociale della comunità
Con la Legge nazionale 92 dell’agosto 2019, dal corrente anno scolastico è stato introdotto l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, che in provincia di Trento, è anche insegnamento alla cittadinanza
Il DM 35 del giugno 2020 e la Delibera provinciale 1233 dell’agosto 2020 definiscono le Linee Guida per l’avvio dell’insegnamento nelle Istituzioni scolastiche, indicandone modalità, traguardi di competenza e risultati di apprendimento.
Cos'è
“L’educazione civica” è un insegnamento introdotto con legge n.92 del 20 agosto 2019 che ha come scopo quello di “Formare cittadini responsabili e attivi promuovendo la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”.
Tale insegnamento risponde alle nuove esigenze sociali che si sono venute a creare attorno ad assi e valori fondamentali; accanto alla dimensione formativa e trasversale dell’educazione civica, alle competenze e alle molteplici “educazioni” che essa promuove, la Legge indica una serie di temi conoscitivi:
- Costituzione italiana;
- Istituzioni dell’Unione europea e organismi internazionali, bandiera e l’inno nazionale;
- statuti delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale ecc.
Promuove, dunque contemporaneamente aspetti di conoscenze civiche e azioni educative collegati alla cittadinanza responsabile e attiva.
Specificità e caratteristiche dell'educazione civica in Trentino
La Provincia autonoma di Trento ha scelto una denominazione diversa da quella nazionale (Educazione civica) riformulandola in “Educazione civica e alla cittadinanza” in quanto:
- evidenziata continuità sul piano normativo e dei percorsi strutturati attivati in Trentino;
- si collega con le direttrici europee sulle tematiche inerenti alla Cittadinanza;
- richiama alla complessità dell’espressione Educazione Civica e alla Cittadinanza idonea a ricomprendere ambiti diversificati che necessitano di uguale sviluppo per la formazione del cittadino.
I nuclei tematici previsti in Trentino
- Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà
- Autonomia speciale del Trentino e dell’ Alto Adige e relazioni con l’ Europa
- Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio
- Cittadinanza digitale
- Alfabetizzazione finanziaria
Quali altre dimensioni?
Rientrano nell’ambito dell’educazione civica e alla cittadinanza:
- la partecipazione
- il contrasto alle discriminazioni (educazione ai diritti umani, pace e solidarietà)
- l’educazione alla salute
- l’educazione alla legalità
Quale prospettiva
La riformulazione di idea di educazione civica e alla cittadinanza, passa attraverso l’assunzione di una prospettiva trasversale per pianificare percorsi curricolari in cui tutti i docenti della classe, sia quelli coinvolti in progetti specifici sia i singoli alle prese con le proprie discipline, sappiano integrare conoscenze e attività attorno agli assi portanti dell’educazione alla cittadinanza.
Cosa si intende per PERSONE COMPETENTI
Il concetto di competenza è da intendersi “come una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti”, in cui:
- la conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento
- per abilità si intende sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati
- gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni
Quindi l’acquisizione di competenze implica lo sviluppo, in forme adeguate alle diverse età, di un ruolo attivo, autonomo, responsabile, collaborativo e consapevoledegli alunni e delle alunne.
Come viene realizzata nelle scuole di ogni ordine e grado
L’insegnamento di educazione civica e alla cittadinanza non comporta un aumento di orario o di organico, ma è curricolare in tutti i gradi scolastici e prevede una valutazione che concorre all’ammissione alla classe successiva e/o all’Esame di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione e, per le classi terze, quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado, all’attribuzione del credito scolastico.
La trasversalità e la progettazione per competenze dell’insegnamento-apprendimento di Educazione civica e alla cittadinanza implicano la co-titolarità in esso di tutti i docenti di classe. Gli insegnanti condividono un progetto unitario comune, che viene poi declinato in Unità Didattiche di Apprendimento e/o in progetti di classe, di più classi o di istituto, e realizzato da diversi docenti nelle proprie discipline o aree di apprendimento. Uno dei docenti è designato come coordinatore e tiene le fila in modo costante dell’attività didattica e valutativa sia in itinere sia finale, riferendone sistematicamente ai colleghi. Il monte ore minimo da dedicare a tale attività condivisa è per Legge di 33 ore.
Ne consegue che, per corrispondere alle indicazioni nazionali, tutte le Istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo devono ripensare i curricoli d’istituto e le attività di progettazione connesse.