Comunicato stampa
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Pubblicato il
Venerdì, 14 Febbraio 2020
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Modificato il
Venerdì, 14 Febbraio 2020
Oleg Mandić, "L'ultimo bambino di Auschwitz", oggi è un uomo di 87 lucidissimi anni che si è liberato dalle catene dell'odio perchè l'odio - dice ai giovani studenti trentini che hanno riempito oggi il Teatro Sociale per ascoltarlo prima di intraprendere, molti di loro fra una decina di giorni, il "viaggio della memoria" - "porta solo a nuove Auschwitz". Ad ascoltarlo in platea, con la sovrintendente scolastica Viviana Sbardella ed il dirigente del Dipartimento dell'Istruzione e cultura Roberto Ceccato anche l'assessore provinciale all'istruzione: "Il significato del suo essere qui oggi - ha detto l'assessore - è quello di farci e farvi riflettere sulla nostra vita, queste sono iniziative che ci servono, come ci serve il Treno della Memoria, per condividere esperienze che poi siamo chiamati a rielaborare per costruire una società più giusta e coesa".