Comunicato stampa
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Pubblicato il
Giovedì, 15 Luglio 2021
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Modificato il
Giovedì, 15 Luglio 2021
Riflettori puntati sulla scuola trentina, che spicca a livello nazionale per i risultati raggiunti dagli studenti nel 2021, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia: lo conferma l’INVALSI dalla voce di Roberto Ricci, responsabile nazionale delle rilevazioni sugli apprendimenti che l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ha compiuto fra gli studenti di tutta Italia e che sono stati resi noti ieri.
Stamattina, nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook e moderata dal capo Ufficio Stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, sono stati approfonditi alcuni aspetti significativi emersi dalla rilevazione. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti, che si è detto orgoglioso dei risultati raggiunti da tutto il sistema della scuola trentina: “Il Trentino è l’unica provincia d’Italia che è riuscita a resistere agli effetti della pandemia, grazie ad un gioco di squadra che si è rivelato vincente” ha detto Bisesti. Tutte le componenti del nostro sistema scolastico hanno remato nella giusta direzione, ma devo dire che il valore sul quale abbiamo investito tanto in questi ultimi mesi e sul quale abbiamo sempre creduto - e cioè la didattica in presenza – e che è stato anche in controtendenza rispetto alle scelte nazionali, ha fatto sì che il Trentino si sia potuto distinguere”. “Ringrazio il presidente Fugatti e tutta la Giunta che hanno sostenuto questa scelta – ha aggiunto Bisesti – ma anche tutto il mondo della scuola: dirigenti, docenti, personale ATA, i ragazzi che hanno dimostrato le loro capacità, le famiglie che li hanno supportati pur nella fatica e nelle difficoltà di questo periodo, i trasporti, Trentino digitale e tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato”.
L’assessore ha anche ribadito che la scuola a cui il Trentino sta pensando dal prossimo settembre è al 100% in presenza per tutti, per questo il dipartimento e l’assessorato stanno lavorando ad una pianificazione su più scenari, in modo che l’organizzazione sia in grado di rispondere prontamente qualora si presentassero eventi rilevanti dal punto di vista epidemiologico. “La Dad è uno strumento di emergenza, lo è stata soprattutto nella prima ondata pandemica, ma è la scuola in presenza che va garantita”, ha concluso l’assessore.